Sono Francesca Reda nata a Palermo da umili genitori amata e
cresciuta con tanta fede e amore, papà dopo la mia nascita, viene chiamato
militare, cosi resto sola con la mamma e i nonni. Sono stata una bimba
amata e cresciuta con tanto amore, ma non viziata I miei giochi
preferiti: preparare altarini su una sedia, tanti immagini di Gesù e la sua
Mamma, i miei fiori preferiti l'umile fiore giallo del
trifoglio. Per me non ci sono state bambole, e cosi crescevo… quanta è
stata grande la grazia e i valori che mi hanno inculcato i miei genitori
sopratutto amare la verginità!La mia vocazione, come dice Sant’ Agostino: Ti ho cercato ma Tu eri dentro di me.
Quando mio padre si ammalò di embolia
celebrale restando paralizzato cercammo un sacerdote per la santa
comunione, chiesi una grazia a Gesù: “Mio papà lascialo cosi fin quando vuoi Tu, ma fa che io abbia una
chiesa vicino casa mia”. Inizia cosi il mio cammino con il sacerdote che
seguiva mio padre: Don Giuseppe Abbadessa,Salesiano. “Dammi le anime toglimi il resto” soleva ripetere Don Bosco e Don Giuseppe aggiunse:
“anime vergini che ti sappiano
amare più di quanto non ti ami io stesso”. Gradino dopo gradino come un
vero fidanzamento nel privato questo santo presbitero salesiano mi accompagnò
nel mio cammino in una scelta di vita verginale. Non mi sentivo di lasciare mia
mamma che stava poco bene: “chi
non lascia mamma, papa, fratelli e mi segue non è degno di me” ma io non ci
riuscivo. In quel periodo piangevo tutte le notti: non sapevo cosa fare della
mia vita, non capivo.
Un giorno Don Giuseppe mi propose la consacrazione privata donandomi un piccolo calice da pulire quella notte mi addormentai piangendo con il piccolo calice stretto nel mio cuore. Al risveglio trovai il calice tutto bagnato di lacrime pensavo di averlo rovinato! Sentii tanta pena e paura nel cuore ma nello stesso tempo presi la risoluzione di essere tutta di Gesù era l’8 Dicembre 1980, undici anni dopo, la consacrazione fu definitiva con i voti privati di povertà, castità e obbedienza e la possibilità di tenere l’Eucaristia a casa mia per l’adorazione.
Un giorno Don Giuseppe mi propose la consacrazione privata donandomi un piccolo calice da pulire quella notte mi addormentai piangendo con il piccolo calice stretto nel mio cuore. Al risveglio trovai il calice tutto bagnato di lacrime pensavo di averlo rovinato! Sentii tanta pena e paura nel cuore ma nello stesso tempo presi la risoluzione di essere tutta di Gesù era l’8 Dicembre 1980, undici anni dopo, la consacrazione fu definitiva con i voti privati di povertà, castità e obbedienza e la possibilità di tenere l’Eucaristia a casa mia per l’adorazione.
Il 3 Marzo 1992 Don Giuseppe tornò alla casa del Padre, in cuor mio desideravo
condividere questo ideale di vita con altre persone … volevo qualcosa di più.
Venni a sapere che il Cardinale Salvatore Pappalardo aveva intenzione
di ripristinare l'Ordo virginum, chiesi di poter accedere al rito e, dopo un
periodo di formazione, ricevetti la consacrazione il 23 Marzo 1996: è stato un
momento di grande grazia ed emozione, sopratutto al momento della consegna
dell'anello da parte del Cardinale:”con
questo anello ti faccio sposa di Cristo Gesù” stringeva le mie mani
nelle sue ed era come se mi dicesse:”Ti
faccio sposa di Cristo come la Chiesa fondata sulla verginità di Maria” mi
sono sentita veramente coperta dal mistero dell'amore dello Sposo Divino e della
più tenera delle Mamme, finalmente radicata con le radici, nella Chiesa sua
unica Sposa, è un mistero che vivo fino ad oggi con le mie sorelle spose
in tutto il mondo nel campo fiorito della verginità consacrata.
Durante il corso di questi anni ho dovuto sostenere dure prove: la malattia
e la successiva morte della mia mamma e di mio fratello. Per un poco di tempo
restai lontana dai ritiri mensili e dalla comunità parrocchiale.
Successivamente, aiutata dal mio parroco, ho ripreso le attività in
parrocchia dando la giusta crescita nell'amore di sposa di
Cristo e nella maternità spirituale. Un
giorno il mio parroco cambiò il computer, non andava bene, e decise di regalarlo
a me…. anche se in cuor suo pensava che non sarei riuscita ad utilizzarlo vista
anche l’età non più “adolescenziale” e un percorso scolastico basilare. Ma, con
sorpresa di tutti, son riuscita ad usare internet e ad iscrivermi su facebook
collegandomi con tutte le vergini consacrate in Italia e nel mondo. E’ un’esperienza
che ha allargato ancor più i miei orizzonti, dandomi modo di conoscere altre
donne che, pur avendo ricevuto la stessa consacrazione si trovano a vivere in
modalità diverse la vocazione. Mi sento profondamente arricchita e condivido
con le stesse, vicine e lontane, le ansie, le gioie, le speranze, le attese, in
una continua lode al Signore per ogni volto incontrato.
1 commento:
Ciao, mi chiamo Gabriele e sono stato un'allievo di Don Abbadessa, presso la scuola media dell'istituto Salesiano Don Bosco Sampolo. Vedendo questa pagina mi sono venute le lacrime agli occhi... Lo ricordo con tantissimo affetto, un po burbero con noi ragazzini che ce lo meritavamo, ma con un cuore grande! come un padre che rimprovera i suoi figli per farli crescere bene. Un giorno mi ha dato un ceffone perchè ero stato irriverente nei suoi confronti, difronte a tutta la classe, ma quel ceffone ha fatto più male a lui che a me... però a me ha insegnato tanto... quello schiaffo, mi ha insegnato a vivere...
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