Giorno 26 e 27 0ttobre 2012 si è svolto ad Enna il convegno
Regionale per le Comunicazioni Sociali promosso dalla Conferenza Episcopale
Siciliana che ha avuto come tema: “Comunicare a Babele. L’impegno educativo nella
nuova cultura mediatica”.
In uno scenario comunicativo che rappresenta oggi una delle
grandi sfide della Chiesa, sono intervenuti Mons. Salvatore di Cristina,
Vescovo delegato per la Cultura e le Comunicazioni Sociali della CESI, che ha
introdotto il tema; Mons. Domenico Pompili, Direttore dell’Ufficio Nazionale
per le Comunicazioni Sociali, e Padre Antonio Spadaro Sj, esperto di
antropologia e teologia delle nuove tecnologie della comunicazione , il quale
ha sottolineato come la rete esprima un desiderio di conoscenza e relazione, e,
per dirla con un termine usato da McLuhan, sia diventata un nuovo “ambiente” di
vita. I nuovi media hanno trasformato la comunicazione da trasmissione a
condivisione ed in questo sta la differenza della veicolazione del messaggio
evangelico , che deve essere testimoniato e condiviso anche attraverso questi
nuovi strumenti.
A conclusione della prima giornata, il Musical “ La Buona
Novella” realizzato sui testi di Fabrizio de Andrè dal CESMA, Centro Giovanile
Musica e Arte di Gela.
Il giorno successivo si sono aperti i laboratori suddivisi
in tre Aree. Quella giornalistica, coordinata dal Dr Peppino Vecchio,
Presidente regionale FISC e UCSI e Don Carmelo Petrone, Direttore de “L’amico
del Popolo” di Agrigento.
L’area Web e Nuove tecnologie è stata coordinata da Mons.
Franco Mazza, esperto in nuove tecnologie, vice direttore dell’Ufficio per le
comunicazioni sociali della CEI.
L’area Arte, è stata
coordinata da Don Franco Mogavero, Direttore dell’Ufficio Comunicazioni sociali
per la Diocesi di Cefalù e da Mons. Liborio Palmeri, Vicario generale della
Diocesi di Trapani. In quest’area che mi ha visto personalmente coinvolta, sono
state condivise esperienze sulla trasmissione del messaggio evangelico
attraverso le modalità artistiche più disparate, quali mostre di arte
contemporanea, cineforum, esperienze di animazione con i bambini, a cui si
aggiungono i nuovi mezzi multimediali che hanno sottolineato l’importanza e la
capacità che l’arte ha ed ha sempre
avuto nel trasmettere il Vangelo. Ma ciò che al tempo dei nuovi media è da
sottolineare è la capacità che l’arte offre come mezzo di interpretazione
critica della realtà, che stimola il
fruitore a non lasciarsi influenzare dai messaggi lontani dalla fede che
costantemente lo bombardano.
Le conclusioni sono state tratte da Don Giuseppe Rabita,
Direttore dell’Ufficio Regionale per la cultura e le comunicazioni Sociali
della CESI, il quale, dopo le relazioni ha messo in evidenza l’importanza della
sinergia e della collaborazione tra media nazionali, università ed educazione
per far emergere le capacità critiche e favorire l’associazionismo.
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