da Monica
La lettura dell’affresco “La creazione del mondo” di Jacopo Torriti ci introduce visivamente nella contemplazione del mistero dell’uomo. Creatura che Dio pensa e vuole a sua immagine e somiglianza. Creatura capace di amore e di comunione.
L’autore
Jacopo Torriti (sec. XIII) è un mosaicista e pittore italiano, a cui sono state attribuite le storie bibliche ed evangeliche della chiesa superiore della basilica di San Francesco ad Assisi. Tra queste troviamo anche “La creazione del mondo”.
Lettura dell’affresco:
L’affresco si ispira al racconto biblico di Gn 1,1-28.31.
E’ dominato dalla straordinaria figura di Gesù Signore che sembra uscire dal mistero dell’eternità e che con le mani dona la vita e benedice. Sotto di lui la colomba,simbolo dello Spirito Santo.Assente a prima vista la figura del Padre.
Viene presentato il mistero di Gesù vero Dio e vero uomo. La divinità appare dal giallo dell’aureola che circonda la sua testa, dall’azzurro del mantello che copre le sue spalle, dal gesto delle mani che danno la vita(mano sinistra) e benedicono (mano destra), dall’atteggiamento solenne e grandioso.L’umanità appare dal verde del vestito e dal rosso della stola. Attorno a lui angeli in festa.
La presenza dello Spirito Santo è accennata. Raggi di luce sembrano uscire dal cerchio che contiene Gesù Signore. Da lui, da Gesù, non solo la vita e la benedizione, ma anche il dono dello Spirito Santo. Creatore Gesù. Creatore lo Spirito Santo.
La presenza del Padre sembra ignorata, ma non è così. Il suo volto è quello familiare di Gesù Signore. Gesù, Figlio unigenito e “immagine dell’invisibile Dio”(Col 1,15), è una cosa sola con il Padre nella manifestazione e nella realizzazzione del suo disegno d’amore salvifico.
L’uomo e la donna sono presentati dentro due mandorle di luce, sotto lo sguardo benedicente di Gesù e ai lati della colomba. Le mandorle possono richiamare il grembo della vita. La luce rimanda a Dio, origine della vita. I fasci di luce indicano la condizione dell’uomo e della donna rispetto a Dio, fonte di luce. L’uomo e la donna sono riflesso del mistero di Dio che è luce. La nudità dell’uomo richiama la sua giustizia originale.Creati da Dio a sua immagine e somiglianza, l’uomo e la donna partecipano della santità, dell’armonia e della bellezza di Dio. Nell’affresco si trovano al vertice della creazione. Vicino alle mani di Gesù che dona la vita e benedice.
In basso, a destra e a sinistra, l’affresco presenta la terra con alberi ed animali vari.Chiaro riferimento ai giorni della creazione che precedono il “sesto giorno”: il giorno dell’uomo e della donna. Il giorno che precede immediatamente quello del riposo di Dio: “Dio benedisse il settimo giorno e lo consacrò, perché in esso aveva cessato da ogni lavoro che egli creando aveva fatto” (Gn 2,3)
(Tratto da : Aliquò,Pietro.”L’uomo. Mistero d’amore”,23-26,in:Mistero d’Amore,Messina,2006.)
L’autore
Jacopo Torriti (sec. XIII) è un mosaicista e pittore italiano, a cui sono state attribuite le storie bibliche ed evangeliche della chiesa superiore della basilica di San Francesco ad Assisi. Tra queste troviamo anche “La creazione del mondo”.
Lettura dell’affresco:
L’affresco si ispira al racconto biblico di Gn 1,1-28.31.
E’ dominato dalla straordinaria figura di Gesù Signore che sembra uscire dal mistero dell’eternità e che con le mani dona la vita e benedice. Sotto di lui la colomba,simbolo dello Spirito Santo.Assente a prima vista la figura del Padre.
Viene presentato il mistero di Gesù vero Dio e vero uomo. La divinità appare dal giallo dell’aureola che circonda la sua testa, dall’azzurro del mantello che copre le sue spalle, dal gesto delle mani che danno la vita(mano sinistra) e benedicono (mano destra), dall’atteggiamento solenne e grandioso.L’umanità appare dal verde del vestito e dal rosso della stola. Attorno a lui angeli in festa.
La presenza dello Spirito Santo è accennata. Raggi di luce sembrano uscire dal cerchio che contiene Gesù Signore. Da lui, da Gesù, non solo la vita e la benedizione, ma anche il dono dello Spirito Santo. Creatore Gesù. Creatore lo Spirito Santo.
La presenza del Padre sembra ignorata, ma non è così. Il suo volto è quello familiare di Gesù Signore. Gesù, Figlio unigenito e “immagine dell’invisibile Dio”(Col 1,15), è una cosa sola con il Padre nella manifestazione e nella realizzazzione del suo disegno d’amore salvifico.
L’uomo e la donna sono presentati dentro due mandorle di luce, sotto lo sguardo benedicente di Gesù e ai lati della colomba. Le mandorle possono richiamare il grembo della vita. La luce rimanda a Dio, origine della vita. I fasci di luce indicano la condizione dell’uomo e della donna rispetto a Dio, fonte di luce. L’uomo e la donna sono riflesso del mistero di Dio che è luce. La nudità dell’uomo richiama la sua giustizia originale.Creati da Dio a sua immagine e somiglianza, l’uomo e la donna partecipano della santità, dell’armonia e della bellezza di Dio. Nell’affresco si trovano al vertice della creazione. Vicino alle mani di Gesù che dona la vita e benedice.
In basso, a destra e a sinistra, l’affresco presenta la terra con alberi ed animali vari.Chiaro riferimento ai giorni della creazione che precedono il “sesto giorno”: il giorno dell’uomo e della donna. Il giorno che precede immediatamente quello del riposo di Dio: “Dio benedisse il settimo giorno e lo consacrò, perché in esso aveva cessato da ogni lavoro che egli creando aveva fatto” (Gn 2,3)
(Tratto da : Aliquò,Pietro.”L’uomo. Mistero d’amore”,23-26,in:Mistero d’Amore,Messina,2006.)
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