"Pensiamo a quel ritratto di Gesù raffigurato nel Duomo di Monreale ... ciascuno di noi è come una tessera di questo grande mosaico. Quindi tutti quanti dobbiamo capire qual è il nostro posto e aiutare gli altri a capire qual è il proprio, perché si formi l'unico volto del Cristo." Beato Giuseppe Puglisi - Palermo 15/09/1937 - 15/09/1993 Primo martire di mafia

Meditazioni festive - quando si ama per davvero nessuna legge risulta pesante

VI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
Vangelo  Mt 5, 17-37

Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento. In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà dalla legge neppure un iota o un segno, senza che tutto sia compiuto.
Chi dunque trasgredirà uno solo di questi precetti, anche minimi, e insegnerà agli uomini a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli.
Chi invece li osserverà e li insegnerà agli uomini, sarà considerato grande nel regno dei cieli. Poiché
io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
Avete inteso che fu detto agli antichi: "Non uccidere"; chi avrà ucciso sarà sottoposto a giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio.
 Chi poi dice al fratello: stupido, sarà sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: pazzo, sarà sottoposto al fuoco della Geenna.
Se dunque presenti la tua offerta sull'altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all'altare e và prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono.
Mettiti presto d'accordo con il tuo avversario mentre sei per via con lui, perché l'avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia e tu venga gettato in prigione. In verità ti dico: non uscirai di là finché tu non abbia pagato fino all'ultimo spicciolo!
Avete inteso che fu detto: "Non commettere adulterio"; ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore.
Se il tuo occhio destro ti è occasione di scandalo, càvalo e gettalo via da te: conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geenna. E se la tua mano destra ti è occasione di scandalo, tàgliala e gettala via da te: conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geenna.
Fu pure detto: "Chi ripudia la propria moglie, le dia l'atto di ripudio"; ma io vi dico: chiunque ripudia sua moglie, eccetto il caso di concubinato, la espone all'adulterio e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio.
Avete anche inteso che fu detto agli antichi: "Non spergiurare, ma adempi con il Signore i tuoi giuramenti; ma io vi dico: non giurate affatto
: né per il cielo, perché è il trono di Dio; né per la terra, perché è lo sgabello per i suoi piedi; né per Gerusalemme, perché è la città del gran re. Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno».

“Non sono venuto per abolire ma per dare compimento” Gesù con la sua venuta portando il messaggio dell’Amore da compimento ad una legge fatta di decreti: “avete inteso che fu detto… ma io vi dico…”.
Eppure anche se quando si parla di Amore ci si aspetta che tutto diventi mielosamente dolce, facile e bello tutti i “ma io vi dico” sono più impegnativi dei “avete inteso che fu detto”!
Non solo uccidere ma anche insultare il fratello o adirarsi con esso…
Non solo far pace con il fratello ma addirittura considerare la pace prioritaria alla preghiera…
Non solo commettere adulterio fisicamente ma anche guardare con desiderio un altro/a che non sia il proprio coniuge…
Non solo non giurare il falso ma non giurare proprio…
E se addirittura una parte del nostro corpo o del nostro carattere è occasione di scandalo cioè di peccato non dire “vabbè che ci posso fare se sono fatto così” ma di “cavarlo e gettarlo via”…
Una giustizia, quella dell’Amore, che è più esigente di quella “degli scribi e farisei” cioè dei precetti della legge.
Sant’Agostino diceva “ama e fa quel che vuoi” non perché l’importante è amare e poi qualsiasi cosa si fa non importa ma perché quando si ama per davvero tutto ciò che si fa è espressione dell’Amore ed è vincolato all’Amore stesso.
Ma quando si ama per davvero nessuna legge risulta pesante, ma quasi scontato: chi ama per davvero il proprio coniuge considera scontato non tradirlo cavando e gettando via da se la mentalità del mondo che dice altro. E così è nel non giurare, nel far pace con il fratello, nel non insultare…
E scontatamente anche il nostro parlare diventa si, si, no, no, cavando quel di più che viene dal maligno.

Evelissima

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