"Pensiamo a quel ritratto di Gesù raffigurato nel Duomo di Monreale ... ciascuno di noi è come una tessera di questo grande mosaico. Quindi tutti quanti dobbiamo capire qual è il nostro posto e aiutare gli altri a capire qual è il proprio, perché si formi l'unico volto del Cristo." Beato Giuseppe Puglisi - Palermo 15/09/1937 - 15/09/1993 Primo martire di mafia

Scelta di vita verginale .... danzando per l'Amato

Articolo scritto venerdì, 11 novembre 2011

Mi chiamo Giuliva e sono in cammino verso la consacrazione nell’Ordo Virginum (se Dio vorrà!) nella diocesi di Verona.
Non sono nata in questa bella città, ma ci vivo da tre anni…prima ho vissuto diversi anni sempre al seguito di Gesù, ma in una forma di vita comunitaria,molto bella e gioiosa che mi ha portato sulle strade d’Europa per evangelizzare...bello,no?
Poi però Dio mi ha fatto un ulteriore dono facendomi conoscere questa forma di vita verginale per  la quale mi sento  vicina a tutti, sorella di ogni uomo e ogni donna, sposa di Gesù anche nel quotidiano e nell’ordinario, sorella tra tanti fratelli. 

Per dire la verità, non avrei mai pensato alla verginità consacrata: mi sembrava una consacrazione  “di serie B” , invece poi, conoscendola bene, mi si è  rivelata come una via di radicalità: in questa forma di vita Gesù è tutto! Prima di convincermi,però, ho  voluto capire con la mia intelligenza ( … altrimenti perché Dio me l’avrebbe donata?). Così ho deciso di studiare lo stato di vita verginale, ed ho scoperto che  si appoggia su un atto liturgico: il Rito di Consacrazione delle Vergini.
Ho cominciato le mie ricerche e mentre approfondivo questo rito, mi rendevo conto sempre di più che questa vocazione ci riporta tutti al fonte battesimale!!  Infatti tutta la comunità cristiana vive l’origine della sua fede nel celebrare il dono fedele di Dio fatto alla donna che si consacra. Questo è un mistero che unisce i Cristiani a Cristo in modo talmente unico che non si può non definirlo  “sponsale”!
La verginità infatti riporta tutto alle origini: alla purezza del dono di Dio per l’uomo, un dono totale, vero, disinteressato, libero e liberante.
Per di più, approfondendo il rito,mi rendevo conto che non si trattava solo di testo scritto, ma per me diventava sempre di più celebrazione della vita e che valorizza ufficialmente il dono della vita! Non solo la vita fisica,ma la vita eterna, quella dei risorti! Ecco perché ho compreso che per mezzo del rito vive la  memoria, cioè quella capacità che abbiamo di poter “attualizzare” il passato.
 Così ho voluto sviluppare una seconda parte in cui il rito diventa “attualizzazione” e,cercando di conoscere per amare (non solo l’Ordo Virginum, ma anche la città in cui ho iniziato questo cammino), mi sono messa a fare delle ricerche sulla storia di questa chiesa.
Curiosa di conoscerne le origini, ho scoperto che negli archivi, la datazione del primo santo vescovo e patrono di Verona, San Zeno (o Zenone), molto amato dai veronesi, è stata possibile accertarla grazie ad un caso che riguardava proprio una vergine consacrata dal santo vescovo! Siamo nel IV secolo: Indicia (la vergine si chiamava così) consacrata da S.Zeno, ha subito un processo di calunnia al tempo del successore del santo vescovo. La vicenda è curiosa perché la vergine, che conosceva bene la sorella di S.Ambrogio, Marcellina per aver vissuto con lei un tempo  a Roma, scrisse a Sant’Ambrogio, per trovare una difesa autorevole alle calunnie ricevute..(una grande donna! ).
Sono ben due le lettere di Sant’Ambrogio dirette a Siagrio, vescovo di Verona, in cui Ambrogio difende la vergine e rimprovera aspramente il vescovo sceso a compromessi con gli accusatori: Indicia era stata accusata di infanticidio e il suo vescovo la obbligò a una visita da parte delle ostetriche per poter attestare la sua innocenza (era una pratica diffusa in antichità per questi casi). Ma lei non si sottopone all’esame e scrive a Sant’Ambrogio. Al processo, Indicia venne dichiarata innocente e ritornò alla sua vita di preghiera e di carità, ma i calunniatori ,per volontà di S.Ambrogio, vennero scomunicati. Che bello!! Avevo  trovato uno “skoop” del IV sec! e una donna in carne ed ossa mi consentiva di “attualizzare il passato”, frutto della memoria celebrata.
Dal IV sec, sono giunta subito all’attualizzazione attuale:  a 40 anni dal ripristino del Rito di Consacrazione la verginità consacrata è dono della Chiesa per la società,in cui  la casta libertà diventa una “sfida che evangelizza”. La vergine  custodisce la promessa di Dio, e in lei questa profezia diventa vita! Con la vita  dice a tutti che siamo destinati al cielo e che questo Paradiso di gioia eterna è  promessa di Dio per  tutti!
Per l’umanità, oggi, la verginità è apertura alla possibilità di una bontà sempre possibile, anche in situazioni contrarie e avverse. Così, nella custodia della fede, troviamo garanzia di memoria e di immortalità. E la memoria si custodisce nel rito, per mezzo del quale celebriamo la vita delle persone che si sono donate per le nostre comunità e per la nostra Chiesa!
Consideriamo Indicia: la sua vita provata è servita perfino a ricostruire la storia di una città!
È con spirito di stupore e perciò di grande gioia che ho accolto questo mio studio, infatti la mia ricerca si rivelava un dono per me! e la gioia si è moltiplicata anche per la felice coincidenza della ricorrenza dei 20 anni di istituzione dell’Ordo Virginum nella diocesi di Verona.
Concludo esprimendo tre desideri:
il primo desiderio è che possiamo comprendere ogni azione rituale alla luce della vita che lo ha sostenuto nella storia.
Il secondo,ancora più grande, è che la verginità possa essere celebrata  con fede e che susciti desiderio di amore puro e vero nel cuore degli uomini e delle donne di oggi. 
E il terzo desiderio?.....che possiamo sempre essere rinnovati nella Speranza della felicità eterna ogni volta che incontriamo una donna consacrata!!!
Grazie per l’opportunità di questa condivisione!
Giuliva.




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Di Bernardino Giuliva, nata il 24.09.1975 a Celano (AQ)  attualmente vive a Verona e insegna religione nella scuola pubblica. Laureata in Lettere Classiche ha insegnato italiano, latino, greco, storia, storia della musica e dell’arte.  Nel 2011 ha conseguito la laurea in Scienze Religiose presentando un’esercitazione scritta su: “Il Rito della Consacrazione delle Vergini applicazione nella storia e nell’attualità”. Traduttrice (anche simultanea) dal Francese, anima “stages di danza biblica” e corsi sulla cultura, celebrazioni, canto e spiritualità ebraica con elementi di ebraico biblico. giulivadib@yahoo.fr    cell. 3290241715 

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