"Pensiamo a quel ritratto di Gesù raffigurato nel Duomo di Monreale ... ciascuno di noi è come una tessera di questo grande mosaico. Quindi tutti quanti dobbiamo capire qual è il nostro posto e aiutare gli altri a capire qual è il proprio, perché si formi l'unico volto del Cristo." Beato Giuseppe Puglisi - Palermo 15/09/1937 - 15/09/1993 Primo martire di mafia


XXVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
Anno B 
Vangelo   Mc 10, 17-30

Dal vangelo secondo Marco
 
[In quel tempo, mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: "Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre"».
Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va', vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni. Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!». I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: «Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può essere salvato?». Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio».] Pietro allora prese a dirgli: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito». Gesù gli rispose: «In verità io vi dico: non c'è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà».

Quante volte stiamo lì a lamentarci che Dio non ci ascolta, che non ci risponde, che non ci ama....Ho provato 1000 volte ad immaginare quello sguardo, quell'essere fissato ed amato...
Credo che non ci possa essere niente di più bello! 

Uno sguardo che ti attraversa, che legge dentro i tuoi desideri più profondi, quello sguardo che non vede i tuoi peccati ma soltanto il desiderio di felicità e di vita eterna, uno sguardo che ama! Mamma mia che brivido!
Sentirsi amati con uno sguardo! che altro si può desiderare? Quel giovane aveva appena chiesto cosa fare per avere la vita eterna e Gesù risponde con uno sguardo che ama... cioè con la stessa vita eterna che lui cercava!
Non solo, gli propone la libertà del cuore promettendogli in cambio un tesoro!
Eppure lui.... si fa scuro in volto e va via triste....
La vita eterna in cambio di un po' di ricchezza terrena, la ricchezza infinita in cambio dei beni materiali! 
Ma lui si rattrista, non ha ricevuto la risposta che voleva, non ha ricevuto la lode che si aspettava per aver osservato i comandamenti, ha ricevuto ciò di cui aveva bisogno e non se ne è neppure accorto!
Ma Gesù lo ha ascoltato, gli ha risposto, lo ha amato!
Quante volte pensiamo che la preghiera sia inutile perché invece di ricevere ciò che chiediamo riceviamo ciò di cui abbiamo bisogno? 
Quante volte non sappiamo rinunciare alle briciole per il nutrimento infinito? al poco che abbiamo per riceverne il centuplo? E le persecuzioni? beh ma per uno sguardo d'amore come quello vale la pena di essere perseguitati!

Evelissima

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