"Pensiamo a quel ritratto di Gesù raffigurato nel Duomo di Monreale ... ciascuno di noi è come una tessera di questo grande mosaico. Quindi tutti quanti dobbiamo capire qual è il nostro posto e aiutare gli altri a capire qual è il proprio, perché si formi l'unico volto del Cristo." Beato Giuseppe Puglisi - Palermo 15/09/1937 - 15/09/1993 Primo martire di mafia

Meditazioni festive - E Gesù corrisponde alle nostre aspettative?

III Domenica di Avvento - Anno A - domenica della GIOIA!
Vangelo  Mt 11, 2-11
 

Dal vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, per mezzo dei suoi discepoli mandò a dirgli: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?». Gesù rispose loro: «Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete: I ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!».
Mentre quelli se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che vestono abiti di lusso stanno nei palazzi dei re! Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico, anzi, più che un profeta. Egli è colui del quale sta scritto: “Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero, davanti a te egli preparerà la tua via”.
In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui».

Fra i nati di donna non è sorto uno più grande di lui… ma egli non sta in un palazzo vestito di lusso!
E’ un profeta! Colui del quale è scritto che precederà il Messia per preparargli la via… ma sta nel deserto!
“Che cosa siete andati a vedere?” chiede Gesù. Questo profeta che siete andati a vedere corrisponde alle vostre aspettative?
E Gesù? Lui corrisponde alle nostre aspettative? O con i suoi atteggiamenti ci mette in crisi? Beh a Giovanni lo ha messo in crisi, tanto da mandargli a chiedere se era davvero lui il Messia!
Giovanni! Una vita spesa tra i digiuni e le difficoltà del deserto, spesa tra le difficoltà di annunciare la venuta del Cristo, conclusa in carcere pur essendo innocente… una vita dedicata a Lui! Come fa ad entrare in crisi? Se non ne ha Lui la certezza chi la potrà avere?
Nessuno! Perché Dio non è una certezza chiusa in una definizione, in un modo di essere! Dio è Amore, è guarigione per gli infermi, è annunzio di speranza per i poveri, ma non solo! È infinita misericordia, infinito… tutto!
Giovanni annunziava un Dio che  “vi battezzerà in Spirito santo e fuoco. Egli ha in mano il ventilabro, pulirà la sua aia e raccoglierà il suo grano nel granaio, ma brucerà la pula con un fuoco inestinguibile”. (Mt 3,11-12) e ora si ritrova un Gesù che accoglie i peccatori e li perdona!
Questo brano del Vangelo ci insegna fondamentalmente due cose:
1.      Se è andato in crisi anche Giovanni nulla di strano quando capita a noi! L’importante è non fuggire dalla crisi ma chiedere, cercare la verità!
2.      Se “il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui.” E quindi: se nemmeno Giovanni poteva sentirsi perfetto ma anche lui doveva fare il suo cammino di fede… non era bastata una vita spesa per annunciare Cristo? No, non era bastata!!! E figuriamoci se basta per noi!
Buon Cammino di avvento… e di vita!

Evelissima

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