Condividiamo la gioia della Chiesa intera per il grande dono elargito dal Padre per mezzo dello Spirito Santo alla Beata Vergine Maria e quindi a tutti i popoli di ogni tempo per la venuta del Messia.
Allarghiamo gli orizzonti e lasciamoci accarezzare dalla luce che emana il Cristo e portiamo il calore della sua misericordia a chiunque incontriamo nel nostro cammino. "Non temete!"
Allarghiamo gli orizzonti e lasciamoci accarezzare dalla luce che emana il Cristo e portiamo il calore della sua misericordia a chiunque incontriamo nel nostro cammino. "Non temete!"
Usato nel rito latino come inno d’Avvento nell'Ufficio delle Letture per l'ottava prima di Natale. Viene attribuito a Sant’Ambrogio come attesta Sant’Agostino nel De Symbolo, da Papa Celestino nel suo sermone contro i Nestoriani nel 430, dal vescovo Fausto di Riez (+455) e da Cassiodoro (+575). Ambrogio introdusse, nelle composizioni liturgiche, la metrica classica, fino ad allora a ritmo libero come nella salmodia ebraica. Invece, per quanto riguarda la melodia applicata agli inni di Sant'Ambrogio, non si ha la certezza che fossero composte da lui o adattate al testo.
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