"Pensiamo a quel ritratto di Gesù raffigurato nel Duomo di Monreale ... ciascuno di noi è come una tessera di questo grande mosaico. Quindi tutti quanti dobbiamo capire qual è il nostro posto e aiutare gli altri a capire qual è il proprio, perché si formi l'unico volto del Cristo." Beato Giuseppe Puglisi - Palermo 15/09/1937 - 15/09/1993 Primo martire di mafia

XXV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO anno A

Articolo scritto sabato, 17 settembre 2011

XXV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Dal vangelo secondo Matteo 20, 1 -16
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:
«Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all’alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna. Si accordò con loro per un denaro al giorno e li mandò nella sua vigna. Uscito poi verso le nove del mattino, ne vide altri che stavano in piazza, disoccupati, e disse loro: “Andate anche voi nella vigna; quello che è giusto ve lo darò”. Ed essi andarono. Uscì di nuovo verso mezzogiorno e verso le tre, e fece altrettanto. Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano lì e disse loro: “Perché ve ne state qui tutto il giorno senza far niente?”. Gli risposero: “Perché nessuno ci ha presi a giornata”. Ed egli disse loro: “Andate anche voi nella vigna”.
Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: “Chiama i lavoratori e dai loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primi”. Venuti quelli delle cinque del pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro. Quando arrivarono i primi, pensarono che avrebbero ricevuto di più. Ma anch’essi ricevettero ciascuno un denaro. Nel ritirarlo, però, mormoravano contro il padrone dicendo: “Questi ultimi hanno lavorato un’ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo”.
Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: “Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse concordato con me per un denaro? Prendi il tuo e vattene. Ma io voglio dare anche a quest’ultimo quanto a te: non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono?”. Così gli ultimi saranno primi e i primi, ultimi».


 
Che fortuna però! Sono stati tutto il giorno senza affaticarsi, hanno lavorato poco, sono stati pagati quanto noi e pure per primi!
Certo Signore che così un po’ d’invidia ce la fai venire! Tu dici che lo fai perché sei buono, ma la fatica in più l’abbiamo fatta noi! Anche se non ci hai tolto nulla agli altri li stai trattando meglio!
Parlo da “operaio della prima ora” sono una di quelli che non si è mai allontanata da Te e dalla Chiesa, di quelli che non ha mai smesso di lavorare nella Tua vigna nonostante spesso i frutti non fossero stati quelli desiderati, nonostante spesso i rami graffiavano e le radici facevano lo sgambetto, i parassiti della vigna mi davano allergia e il caldo mi indeboliva. E anche se so che il Tuo denaro, cioè il Tuo Regno, il Tuo Amore è unico e indivisibile e quindi non ne potresti dare in quantità differenti a chi lavora di più o a chi lavora di meno, a volte anche io per la fatica ho pensato che non era giusto!
Ma tu sei il Giusto! E non puoi sbagliare! E allora?
Allora mi sono guardata indietro, ho pensato a cosa sarebbe stata la mia vita senza di Te, a che senso avrebbe avuto starti lontana, non lavorare per Te ma stare ad oziare o a compiere il male piuttosto che il bene, a quanto sarei debole senza i “muscoli” che mi sono fatta lavorando e superando le difficoltà che il lavoro presentava, ma soprattutto a quanto sarebbe stato difficile, se non impossibile, andare avanti se tra un grappolo e l’altro non avessi incontrato il Tuo sguardo che non mi ha mai abbandonata e il Tuo sorriso che mi accompagnava!
E allora ti ringrazio per avermi svegliata presto, per avermi dato tanto lavoro da fare, ma soprattutto per avermi fatto capire che il “di più” che giustamente mi toccava l’ho ricevuto giorno per giorno e gioisco della Tua bontà perché in fondo anche io desidero che questi fratellini dell’ultima ora siano amati infinitamente da Te come hai fatto con me!
Evelissima

1 commento:

Ordo Virginum Sicilia ha detto...

#1 18 Settembre 2011 - 10:28

Tra le tante fortune, ho avuto anche quella di lavorare alla fine nella sua vigna , dopo un periodo in cui gli sono stata lontana...per questo lo lodo e lo benedico per la sua immensa misericordia, perchè ha avuto pietà di me e ha suscitato nel mio cuore il desiderio di essere sua per sempre.Posso testimoniare con gioa che essere i lavoratori dell'ultima ora è meraviglioso perchè ci dà la cosapevolezza dell'amore che Dio ha per ognuno di noi, ed anche quando gli siamo lontani Lui non smette di starci vicino, di sorvegliarci, fino al punto di bussare insistentemente al nostro cuore.Nella Sua infinta bontà ci lascia liberi di scegliere... ma è molto difficile rispondere di no al suo richiamo d'amore.
momi252

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