"Pensiamo a quel ritratto di Gesù raffigurato nel Duomo di Monreale ... ciascuno di noi è come una tessera di questo grande mosaico. Quindi tutti quanti dobbiamo capire qual è il nostro posto e aiutare gli altri a capire qual è il proprio, perché si formi l'unico volto del Cristo." Beato Giuseppe Puglisi - Palermo 15/09/1937 - 15/09/1993 Primo martire di mafia

Meditazioni festive - Pasqua di Resurrezione - anno A

Articolo scritto domenica, 24 aprile 2011

Pasqua di Resurrezione

Dal vangelo secondo Matteo
Dopo il sabato, all’alba del primo giorno della settimana, Maria di Màgdala e l’altra Maria andarono a visitare la tomba.
Ed ecco, vi fu un gran terremoto. Un angelo del Signore, infatti, sceso dal cielo, si avvicinò, rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa. Il suo aspetto era come folgore e il suo vestito bianco come neve. Per lo spavento che ebbero di lui, le guardie furono scosse e rimasero come morte.
L’angelo disse alle donne: «Voi non abbiate paura! So che cercate Gesù, il crocifisso. Non è qui. È risorto, infatti, come aveva detto; venite, guardate il luogo dove era stato deposto. Presto, andate a dire ai suoi discepoli: “È risorto dai morti, ed ecco, vi precede in Galilea; là lo vedrete”. Ecco, io ve l’ho detto».
Abbandonato in fretta il sepolcro con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l’annuncio ai suoi discepoli.
Ed ecco, Gesù venne loro incontro e disse: «Salute a voi!». Ed esse si avvicinarono, gli abbracciarono i piedi e lo adorarono. Allora Gesù disse loro: «Non temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno».
  


L’alba, il terremoto, un angelo che scende e una pietra che rotola, la paura delle guardie, il coraggio delle donne che cercano Gesù, la corsa, l’incontro!
Due sole frasi “non temete” e “andate ad annunciare”.
Ma si può essere così incoscienti da pensare che delle donne sole, all’alba (e quindi non ci sarebbe stato nessuno in giro per aiutarle) con una pietra così grossa davanti al sepolcro, con le guardie davanti… avrebbero potuto accedere al corpo per ungerlo!
Eppure Gesù premia quel coraggio assurdo e incosciente, premia quell’Amore così grande che non si fa fermare da nessun ostacolo apparendo per primo alle donne.
Quest’incoscienza ci insegna che solo facendoci trasportare dall’Amore possiamo vedere Cristo Risorto! Anche i discepoli arrivano (dopo) al sepolcro e lo trovano vuoto, anche le guardie si trovano in quel giardino ma non incontrano Gesù.
Amore che fa esultare il cuore di gioia, amore che fa correre, che fa gridare a tutti, amore che cancella il timore!
Amore che, Risorto, rende capaci di risorgere!
Buona Pasqua, buona Resurrezione!
Evelissima


Testo dell'omelia della Veglia pasquale 2011 di Papa Benedetto XVI ... da ascoltare

2 commenti:

Ordo Virginum Sicilia ha detto...

#1 24 Aprile 2011 - 09:01

care sorelle vi faccio gli auguri di una santa pasqua ,il risorto vi porti tanta pace
fabiomartire

Ordo Virginum Sicilia ha detto...

#2 25 Aprile 2011 - 10:59

...carissime con molto piacere ho accolto il vostro commento, Gesù è nostra speranza, nostro tutto! A Lui anela la nostra anima.

Che Dio vi benedica per quello che fate, sereno lunedi dell'Angelo.
Lianna

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