"Pensiamo a quel ritratto di Gesù raffigurato nel Duomo di Monreale ... ciascuno di noi è come una tessera di questo grande mosaico. Quindi tutti quanti dobbiamo capire qual è il nostro posto e aiutare gli altri a capire qual è il proprio, perché si formi l'unico volto del Cristo." Beato Giuseppe Puglisi - Palermo 15/09/1937 - 15/09/1993 Primo martire di mafia

XXX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO Anno B


Dal vangelo secondo Marco 10, 46-52
In quel tempo, mentre Gesù partiva da Gèrico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timèo, Bartimèo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me! ».
Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!». Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». Chiamarono il cieco, dicendogli: «Coraggio! Àlzati, ti chiama!». Egli, gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù.
Allora Gesù gli disse: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». E il cieco gli rispose: «Rabbunì, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Va', la tua fede ti ha salvato». E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada.
 


Bartimeo sente arrivare Gesù.
Bartimeo urla, urla forte, sempre più forte…. Fino ad essere rimproverato da molti… queste urla danno fastidio a chi sta bene… Urla senza stancarsi, urla con la consapevolezza che la salvezza gli sta passando vicino! E mica se la può fare scappare!
Poi Gesù si ferma e dice di chiamarlo, “coraggio! Alzati, ti chiama!” e lui? Non si alza lentamente, magari per fare ancora più pietà. No! Lui balza in piedi! E getta via il mantello! Ma il mantello è tutto ciò che ha e gettandolo via rischia di non ritrovarlo…
E la sua fede lo salva! E non esita a seguire Gesù!

E noi? A volte diciamo che Dio non c’è… o siamo noi che non ci mettiamo in ascolto?
E quando vogliamo una cosa abbiamo il coraggio di urlarla? E urlarla con tutte le nostre forze? O chiediamo solo una volta e poi diciamo che Dio non ci ascolta? E ce l’abbiamo la consapevolezza che solo in Lui possiamo trovare la salvezza? O dubitiamo?
E quando qualche persona a nome suo ci dice “coraggio! Alzati ti chiama!” noi che facciamo? Riusciamo a gettare via tutte le sicurezze per andargli incontro? Balziamo in piedi subito o tentenniamo?
E quindi? Abbiamo una fede in grado di salvarci? E poi siamo disposti a seguirlo?

Signore donaci la grazia di riconoscerti, il coraggio di urlare, la forza di lasciare le nostre certezze, la fede per balzare in piedi e chiedere, il desiderio profondo di guarire, e la gioia, dopo l’incontro con te, per seguirti!
Evelissima





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