08/09/13
XXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO Anno C
XXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO Anno C
Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, una folla numerosa andava con Gesù. Egli si voltò e disse loro:
«Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo.
Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo.
Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine? Per evitare che, se getta le fondamenta e non è in grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: “Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro”.
Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? Se no, mentre l’altro è ancora lontano, gli manda dei messaggeri per chiedere pace.
Così chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo».
In quel tempo, una folla numerosa andava con Gesù. Egli si voltò e disse loro:
«Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo.
Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo.
Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine? Per evitare che, se getta le fondamenta e non è in grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: “Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro”.
Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? Se no, mentre l’altro è ancora lontano, gli manda dei messaggeri per chiedere pace.
Così chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo».
Signore, così non va bene per niente!
Noi ti ascoltiamo, veniamo a Messa tutte
le domeniche… allora perché tu non fai subito tutto quello che ti chiediamo?
Scusa, Signore… noi dovremmo essere dei
privilegiati!
Come? Cosa dici? La croce? Dobbiamo
portarla anche noi se vogliamo essere tuoi discepoli?
Beh ma così non conviene più!
E poi che dici? Che ti dobbiamo amare di
più dei nostri parenti e dei nostri amici?
E addirittura più della nostra stessa
vita? Ma non ti sembra di chiedere un po’ troppo?
Beh quando dici che dobbiamo farci due
conti prima di iniziare il nostro cammino con te hai ragione, prima bisogna
capire se abbiamo tutti i requisiti per seguirti e tutte le capacità per fare
quello che dici…
Aspetta Signore, i conti non tornano, tu
non parli di avere i requisiti e le qualità, tu parli di spogliarci di tutto e
rinunciare a tutto ciò che abbiamo!
Quindi vuol dire che tutti possiamo essere
tuoi discepoli, basta solo volerlo!
Evelissima
Saziaci
al mattino con il tuo amore:
esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni.
Sia su di noi la dolcezza del Signore, nostro Dio:
rendi salda per noi l’opera delle nostre mani,
l’opera delle nostre mani rendi salda. (Dal Salmo 89)
esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni.
Sia su di noi la dolcezza del Signore, nostro Dio:
rendi salda per noi l’opera delle nostre mani,
l’opera delle nostre mani rendi salda. (Dal Salmo 89)
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