"Pensiamo a quel ritratto di Gesù raffigurato nel Duomo di Monreale ... ciascuno di noi è come una tessera di questo grande mosaico. Quindi tutti quanti dobbiamo capire qual è il nostro posto e aiutare gli altri a capire qual è il proprio, perché si formi l'unico volto del Cristo." Beato Giuseppe Puglisi - Palermo 15/09/1937 - 15/09/1993 Primo martire di mafia

Meditazioni festive - “dobbiamo farci per forza qualcosa”

II DOMENICA DI QUARESIMA – A

Vangelo  Mt 17, 1-9

Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui.
Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo».
All’udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: «Alzatevi e non temete». Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo.
Mentre scendevano dal monte, Gesù ordinò loro: «Non parlate a nessuno di questa visione, prima che il Figlio dell’uomo non sia risorto dai morti».

No no, Pietro così non va proprio bene per niente! Ma come Gesù sceglie te e altri due per portarvi sul monte a contemplare la sua gloria, a vedere i due pezzi grossi dell’Antico testamento, il suo volto che brilla come il sole, le vesti che diventano candide come la luce, un pezzo di Paradiso insomma!
E tu che fai? subito prendi la parola, ti vuoi mettere a lavorare, a fare le capanne…
noi non l’avremmo mai fatto, vero?
Noi sappiamo contemplare in silenzio le meraviglie del Signore, sappiamo goderci l’attimo di gioia infinita che Lui ci dona, non ci facciamo prendere dalla frenesia di dover fare per forza qualcosa, di dover essere in qualche modo protagonisti…… 
Siiii! come no!?!
Evvabbè, dai, Pietro non te la prendere! Si lo ammettiamo, siamo così anche noi!
Spessissimo siamo incapaci di vivere il presente nella sua bellezza, siamo incapaci di vedere negli altri Gesù Trasfigurato oltre la nube di apparenza che li avvolge, siamo convinti che in ogni avvenimento, positivo o negativo “dobbiamo farci per forza qualcosa”!
Se solo ricordassimo le Parole “Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo”, “Alzatevi e non temete” e “non parlate a nessuno di questa visione prima che…”
4 pilastri: L’Amore, l’ascolto, il non temerLo e quindi la fiducia, il silenzio quando c’è da fare silenzio e il parlarne quando è il momento opportuno.

Evelissima

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