5 Novembre sec. III - IV Santa Trofimena Patrona di Minori (o Febronia nella diocesi di Patti)
24 Novembre sec. IV Santa Firmina Patrona di Amelia e di Civitavecchia 26 Novembre sec. V Santa Magnanzia 30 Novembre 303 Santa Illuminata Santa Magnanzia 26 novembre 448 | |
Nel 448 Germano,
vescovo di Auxerre, ispiratore della vocazione verginale di Santa Genoveffa, si
recò alla corte imperiale di Ravenna per sottoporre a Valentiano III la
questione dell’Armorica in conflitto con il generale romano Flavio Ezio,
vicario imperiale della Gallia. Germano morì a Ravenna il 31 luglio 448 e il suo corpo, secondo il suo desiderio, fu riportato ad Auxerre. Per la traslazione del corpo l’imperatore fece organizzare
un corteo funebre a cui parteciparono cinque vergini sorelle: Magnanzia, Palladia,
Camilla, Massima e Porcaria che si erano prese cura di Germano durante il suo
soggiorno a Ravenna. Magnanzia, Palladia e Camilla non riuscirono a sostenere
la fatica del viaggio e nei luoghi dove morirono furono erette cappelle e
sorsero i villaggi di Sainte-Magnance, Sainte-Pallaye ed Escolives-Sainte-Camille.
Porcaria e Massima riuscirono a giungere ad Auxerre parteciparono al funerale
e si stanziarono in quella regione. Porcaria fu sepolta a pochi chilometri da
Auxerre: sulla sua tomba fu edificata una cappella e sorse il villaggio di
Sainte-Porcaire. Invece le spoglie di Massima furono conservate nell'abbazia
di San Germano ma, nel 1567, gli ugonotti (calvinisti francesi) le
dispersero insieme ad altre pregiate reliquie. Nel sec. IX Heiric, monaco
benedettino dell'abbazia di San Germano ad Auxerre, narrò l’episodio nel suo
opuscolo Miracula sancti
Germani attingendo dalla Vita
sancti Germani episcopi
Autissiodorensis Ecclesiae (sec. V) di Costanzo di
Lione.
Una Vita anonima del sec. XII (Bibliotheca Hagiographica Latina Antiquae et Mediae Aaetatis (BHL), II, p. 764, n. 5148), aggiunse che
Magnanzia era nata a Civitavecchia e che la pietra che ricopriva la sua
tomba, si trovava calda in inverno e fresca in estate ed era usata come sedile
dai pastori. Narra, inoltre, che nel sec. VII un pellegrino si addormentò,
poggiando la sua testa su un teschio di cavallo, e sognò due giovani donne di cui una era Magnanzia che lo proteggevano da un serpente. Risvegliatosi si accorse della presenza del serpente
presso il suo giaciglio e, dello scampato pericolo, rese
partecipe gli abitanti del vicino
villaggio di Saint-Pierre-sous-Cordoi
poi rinominato Sainte-Magnance in onore della santa. Gli
abitanti accorsero, rinvenirono il
corpo di Magnanzia e ne diedero degna
sepoltura nella chiesa. Dal sec. XII le sue spoglie sono custodite in un sepolcro
in pietra finemente decorato e il suo culto fu propagato dai monaci di Moutiers-Saint-Jean ai quali era
annesso il villaggio di Sainte-Magnance. Nel
sec. XI fu eretta una cappella sul luogo dove era morta ma nel sec. XVIII fu distrutta. Tuttavia nel
2000, una donna del villaggio: Lucienne Picard, nel suo testamento fece una
donazione per l‘erezione di una statua della santa nel luogo in cui sorgeva
la cappella. La scultura è stata benedetta nel 2009 nel corso di una
celebrazione che ha visto la partecipazione entusiasta degli abitanti del
luogo e delle zone limitrofe.
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Innamorate di Cristo - Il blog delle vergini consacrate nelle Diocesi di Sicilia
"Pensiamo a quel ritratto di Gesù raffigurato nel Duomo di Monreale ... ciascuno di noi è come una tessera di questo grande mosaico. Quindi tutti quanti dobbiamo capire qual è il nostro posto e aiutare gli altri a capire qual è il proprio, perché si formi l'unico volto del Cristo." Beato Giuseppe Puglisi - Palermo 15/09/1937 - 15/09/1993 Primo martire di mafia
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