10 Gennaio sec. III Sante Tecla e Giustina di Lentini
11 Gennaio sec. II (?) Santa Liberata
Santa Messalina 23 gennaio sec. III
|
Mosaico cattedrale di Foligno | |
|
Nacque
da nobile famiglia e fu discepola di San Feliciano vescovo di Foligno. Stimata
in vita come vergine santa si distinse per l’orazione e le opere misericordia
spirituale e corporale. Accadde che Decio, imperatore romano allora in carica, di
ritorno dalle sue vittorie, si trattenne
alcuni giorni a Foligno con la sua legione. Venendo a conoscenza della fama del
vescovo Feliciano che aveva convertito molti alla fede cristiana lo fece
incarcerare e proibì il culto cristiano. Tuttavia ogni giorno, Messalina, allora
diciottenne, incurante del pericolo, si recava dal suo pastore con del cibo e
conversava con lui sulle opere di Dio. Sorpresa dai carcerieri, fu invitata con
lusinghe a sacrificare agli dèi. Al suo rifiuto, genuflessa e alla presenza del
suo vescovo confessò la fede in Cristo suo Sposo. Ma per la sua testimonianza
fu ingiuriata, tormentata con vari flagelli e alla fine percossa
incessantemente con alcuni nodosi e pungenti bastoni, mentre ella, immobile e
gli occhi fissi al Cielo, spirava con le carni lacere. Prima martire folignate,
il suo corpo fu segretamente nascosto nella chiesa palatina (poi cattedrale di
San Feliciano). Da sempre venerata, il vescovo di Foligno Mons. Antonio Bizzoni
incaricò un presbitero di rinvenire il corpo della santa e, dopo molte ricerche,
fu ritrovato, per la festa di Santa Lucia (13 dicembre) del 1599 in un
sarcofago che riportava la seguente scritta: Hic subtus iacet corpus sanctae Messalinae. All'apertura della
cassa le reliquie emanarono una fraganza profumata e seguirono la guarigione di
un Ministro e la liberazione di molti ossessi. Il numero crescente di grazie
indusse il popolo a chiedere una solenne processione concessa nel 1613. Il suo
corpo è deposto nella cappella della Madonna presso
la cattedrale di Foligno.
La sua memoria, non menzionata dal Martirologio Romano, è celebrata nella
Chiesa di Foligno il 23 gennaio. L’anno del suo martirio è incerto: alcune
fonti riportano il 254 ossia tre anni dopo la morte di Decio. La sua effige è
riprodotta sul mosaico del 1900 situato sulla facciata principale della
cattedrale di Foligno e comissionato da Leone XIII papa, su una tela del 1850 situata
sulla altare della Madonna della stessa cattedrale e una pregevole statua tra
le varie che ornano l’interno della cattedrale.
Nessun commento:
Posta un commento
Ti ringraziamo per il tuo intervento, ti invitiamo a firmarlo .... almeno il nome. Se inerente al tema, sarà pubblicato quanto prima. Avvertiamo che i commenti con links pubblicitari non verranno pubblicati.