di Angela La Ferrera
vergine consacrata nella diocesi di Nicosia
L’ORDO VIRGINUM NELLE
CHIESE DI SICILIA: Comunione e Formazione
L’emanazione della Nota Pastorale della CEI sull'Ordo Virginum, lungamente attesa, sembra ormai prossima. Nella
prospettiva di questo evento le vergini consacrate delle Chiese di Sicilia si
sono radunate a Messina nei giorni 11 e 12 gennaio per il secondo dei tre
consueti incontri annuali; tali incontri hanno, di norma, carattere
prevalentemente formativo e seguono un itinerario prestabilito. L’ultimo ha
avuto il titolo: “Tenda per Dio” e, ha approfondito, come detta il programma di
quest’anno, uno dei riti esplicativi della Consecratio
Virginum, quello della velatio; la
relazione fondamentale è stata svolta da Mons. La Piana, arcivescovo di
Messina, mentre una breve introduzione al tema è stata curata, nella giornata
di sabato, da Rosa Maria Scuderi,
vergine consacrata della diocesi di Monreale.
L’appuntamento di Messina ha assunto un
significato più ampio del consueto per la possibilità di incontrare Mons. La
Piana, delegato episcopale per la Vita Consacrata. Obiettivo: presentargli un
documento nel quale le consacrate fanno il punto della situazione attuale dell’Ordo Virginum nelle Chiese di Sicilia,
delineano il percorso effettuato in otto anni di incontri regionali,
sollecitano iniziative per una più capillare diffusione della conoscenza della Consecratio Virginum e per una maggiore
considerazione di essa negli itinerari vocazionali, chiedono di poter
collaborare con i vari organismi collegiali della Vita Consacrata di Sicilia.
Con tale iniziativa le consacrate nell’Ordo Virginum intendono aiutare i
vescovi a cogliere quello che lo Spirito
ha da dire oggi alle nostre Chiese attraverso la nuova fioritura di questa
forma di consacrazione.
L’Ordo Virginum è attualmente presente in
undici diocesi siciliane: Acireale, Agrigento, Catania, Mazara del Vallo,
Messina, Monreale, Nicosia, Noto, Palermo, Piazza Armerina e Ragusa. Le
consacrate sono cinquantadue e venti le aspiranti impegnate in cammini
ufficiali di formazione; a queste si aggiungono coloro che sono interessate.
Man mano che l’Ordo Virginum si è configurato nelle varie diocesi, è nata
nelle consacrate l’esigenza di coniugare
la dimensione personale del carisma con quella della comunione, della ricerca e
della formazione con le persone che lo condividono. Di ciò esse sperimentano la
spinta propulsiva e il dono di Grazia negli Incontri Nazionali (convegni e
seminari di studio), ma un percorso comunionale più sistematico suppone un ambito
numerico e geografico più ristretto. Così in un incontro regionale avvenuto ad
Acireale nel Luglio del 2006, alla presenza di Mons. Pio Vigo, allora delegato CESi per la vita consacrata e dell’allora
nunzio apostolico, Mons. Paolo Romeo, ha preso corpo un progetto di incontri
periodici tra le consacrate di Sicilia.
L’itinerario, delineato di triennio in triennio, ha toccato, finora,
molti dei punti sensibili della vita consacrata, sia sul piano spirituale che su
quello specificamente umano e ha visto l’intervento di insigni relatori ed
esperti. Gli incontri, essendo aperti
anche a persone semplicemente interessate, hanno costituito e tutt’ora
costituiscono un’occasione di conoscenza del carisma e dei variegati volti e
stili in cui esso si manifesta.
Il
cammino formativo regionale è una proposta lasciata alla libertà e
responsabilità della vergine consacrata; nell’Ordo Virginum più che in altri
contesti la formazione investe di responsabilità personale la persona che si
forma e si svolge nell’ottica di un progetto che ella si è data. Si sa, però,
che la formazione, in quanto processo, è frutto di un’interazione e va condotto
simultaneamete sul versante personale e di gruppo.
Curare
la propria formazione vuol dire passione per la propria identità e la propria
missione, particolarmente nell’Ordo
Virginum, la cui identità è, in misura più focalizzata di altre, connessa
ad un mistero che la trascende e la interpella, il mistero stesso della Chiesa
Vergine Sposa, mistero inesauribile che ella ha il compito di penetrare e, per
quanto può, di incarnare.
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