"Pensiamo a quel ritratto di Gesù raffigurato nel Duomo di Monreale ... ciascuno di noi è come una tessera di questo grande mosaico. Quindi tutti quanti dobbiamo capire qual è il nostro posto e aiutare gli altri a capire qual è il proprio, perché si formi l'unico volto del Cristo." Beato Giuseppe Puglisi - Palermo 15/09/1937 - 15/09/1993 Primo martire di mafia

Il Rito della Consacrazione delle vergini

Articolo scritto mercoledì, 25 maggio 2011
da Rosaria*


 La festa della Visitazione di Maria a Santa Elisabetta è un invito pressante a volgere lo sguardo verso la Madre di Dio con l’impegno di imitare il suo esempio di fede e di amore. In occasione di questa festa veniva promulgata, nel 1970, l’editio typica dell’Ordo consecrationis virginum. La nuova edizione concludeva il lavoro di revisione del Rito, richiesto dalla Sacrosantum Concilium, dove al n. 80 così si legge: “Il Rito della consacrazione delle vergini che si trova nel Pontificale Romano sarà sottoposto a revisione”. La presentazione del nuovo Rito, pubblicata su l’Osservatore Romano del 7-8 settembre 1970, sottolineava come particolarmente significativa la felice coincidenza tra la data che il Rito di consacrazione delle vergini porta e la festa della Visitazione che celebra il “mistero della verginità divenuta feconda e fattasi sollecita di servire il prossimo e di glorificare Dio” affermando che “Pochi misteri salvifici possono esprimere meglio dell’incontro della Madre del Salvatore con la madre del Battista, l’ideale della virgo cristiana. Dal momento che la Vergine della Visitazione porta in seno il Verbo incarnato, tale mistero esprime anche la presenza dello Spirito che su di lei ha steso la sua ombra (Cf. Lc 1,35), trasformando la povertà della condizione verginale nella gloria della maternità divina. Il mistero della Visitazione, anche e soprattutto in questa manifesta la potente presenza dello Spirito, esprime mirabilmente il mistero della verginità cristiana”. Il Rito entrò in vigore il 6 gennaio 1971 e la versione italiana fu approvata, secondo le delibere dell’Episcopato, e con la conferma della Sacra Congregazione per i Sacramenti e il Culto Divino, il 29 settembre 1980. Il Rito ha ritrovato così la grandezza e la semplicità che aveva nel periodo più fiorente della sua storia ed è stato rimesso a servizio delle persone per le quali era stato all’origine destinato, dal momento che  nelle Premesse del Rito, all’art. 3, si legge: “Possono essere consacrate sia le vergini che hanno scelto la vita monastica, sia le vergini che vivono nel mondo”.


Di seguito avrete l’opportunità (finalmente!) di visionare parte del Rito della Consacrazione delle Vergini in lingua italiana inserito nel Pontificale Romano riformato a norma dei decreti del Concilio Vaticano II e promulgato da Papa Paolo VI. 
        




*Vergine consacrata della diocesi di Ragusa  ha presentato la tesi: “Tra i più preziosi tesori della liturgia romana: la consacrazione delle vergini” presso l’Istituto Superiore
di Scienze religiose all’Apollinare di Roma
(anno accademico 2009-2010).

3 commenti:

Ordo Virginum Sicilia ha detto...

#1 25 Maggio 2011 - 12:51

La bellezza della verginità consacrata ha un fulgido esempio in Maria, e proprio oggi, nella festa della Visitazione ricordiamo con gioia questo ideale di purezza che ha caratterizzato principalmente la Madre di Dio ponendosi come cardine della sponsalità tra Cristo e la Chiesa. Lo Sprito Santo opera in Lei quel prodigioso evento che la rende madre del Figlio di Dio nella misura in cui dona tutta se stessa a Colui che l'ha creata.
La vergine è quindi madre e presenza viva della Chiesa nel Mondo, che accoglie in sè con dolcezza materna tutti i battezzati, e senza differenza alcuna si prodiga per la cura e l'accompagnamento spirituale di coloro che in lei trovano aiuto e consolazione.
Nel rito viene sottolineato il loro specifico compito:"attendere[...] alle opere di penitenza e di misericordia, all'attività apostolica e alla preghiera".

Attendo con gioia, pazienza e perseveranza nella fede e nella preghiera la consacrazione nella mia diocesi, a servizio dei fratelli, sacerdoti e consacrati in questa grande famiglia che è la Chiesa, di cui mi sento parte integrante, tassello piccolo ma non insignificante, aspirando a poter esprimere pienamente la mia vocazione alla maternità spirituale.
momi252

Ordo Virginum Sicilia ha detto...

#2 26 Maggio 2011 - 07:56

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Nameeta

Ordo Virginum Sicilia ha detto...

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