"Pensiamo a quel ritratto di Gesù raffigurato nel Duomo di Monreale ... ciascuno di noi è come una tessera di questo grande mosaico. Quindi tutti quanti dobbiamo capire qual è il nostro posto e aiutare gli altri a capire qual è il proprio, perché si formi l'unico volto del Cristo." Beato Giuseppe Puglisi - Palermo 15/09/1937 - 15/09/1993 Primo martire di mafia

XXXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO anno A

Articolo scritto domenica, 30 ottobre 2011

XXXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Dal vangelo secondo Matteo 23,1 - 12
In quel tempo, Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo:
«Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno. Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito.
Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattèri e allungano le frange; si compiacciono dei posti d’onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati “rabbì” dalla gente.
Ma voi non fatevi chiamare “rabbì”, perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate “padre” nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste. E non fatevi chiamare “guide”, perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo.
Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato».



Sarebbe ora che ci “caliamo la nasca” (traduzione per i non siciliani = che smettiamo di essere superbi)!!! Perché tanto a vantarci, ad esaltarci, a sentirci superiori agli altri ci possiamo solo perdere!!!
Perché siamo tutti abbastanza umani da sbagliare e tutti abbastanza intelligenti da capire che nessun umano può essere perfetto!
Quindi perché sperare l’ammirazione dei nostri simili? E perché pretendere la perfezione da chi è chiamato ad insegnare?
Uno solo è nostro Maestro, Padre, Guida, tutti gli altri sono fratelli e sono uguali a noi!
L’unica cosa che ci può esaltare è diventare servi degli altri! E farlo con e per Amore! Ma se impariamo a servire con Amore i nostri stessi fratelli capiamo qual è il vero senso della vita e cioè l’Amore stesso e ce ne freghiamo di cercare i posti di onore e gli applausi!
Evelissima

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