XIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
Dal vangelo secondo Matteo 11,25 -30
In quel tempo Gesù disse:
«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
“Hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli” e chi sarebbero questi “piccoli”?
I piccoli non hanno paura di niente, si fidano di Dio, amano e basta!
I piccoli sono quelli che non si sentono grandi, che non cercano di mostrare di essere più di quel che sono perché sono consapevoli che siamo tutti uguali e che solo Dio è grande.
I piccoli non amano i giri di parole, non temono i giudizi degli altri, sono semplici, diretti, sinceri.
I piccoli riescono a sorridere per le cose semplici, vedono la bellezza del mondo, vedono oltre le apparenze!
Perché il loro sguardo non è filtrato da ciò che credono di aver imparato, sanno ascoltare e sanno stupirsi!
E allora, Signore, insegnaci ad essere piccoli, a fidarci di Te, ad amare!
Però, meno male che continui dicendo “ venite a me voi tutti… e io vi darò ristoro” meno male che ci inviti tutti, indipendentemente dal fatto che siamo piccoli o “dotti”
Ma… come… aspè… non ho capito! Ci inviti per darci ristoro e poi ci offri il tuo giogo? C’è qualcosa che non quadra!
Non sarà che il vero ristoro per le nostre anime è proprio il tuo giogo? Che ci serve ad imparare ad essere miti e umili di cuore, e quindi piccoli, e quindi capaci di conoscerti?
Evelissima
I piccoli non hanno paura di niente, si fidano di Dio, amano e basta!
I piccoli sono quelli che non si sentono grandi, che non cercano di mostrare di essere più di quel che sono perché sono consapevoli che siamo tutti uguali e che solo Dio è grande.
I piccoli non amano i giri di parole, non temono i giudizi degli altri, sono semplici, diretti, sinceri.
I piccoli riescono a sorridere per le cose semplici, vedono la bellezza del mondo, vedono oltre le apparenze!
Perché il loro sguardo non è filtrato da ciò che credono di aver imparato, sanno ascoltare e sanno stupirsi!
E allora, Signore, insegnaci ad essere piccoli, a fidarci di Te, ad amare!
Però, meno male che continui dicendo “ venite a me voi tutti… e io vi darò ristoro” meno male che ci inviti tutti, indipendentemente dal fatto che siamo piccoli o “dotti”
Ma… come… aspè… non ho capito! Ci inviti per darci ristoro e poi ci offri il tuo giogo? C’è qualcosa che non quadra!
Non sarà che il vero ristoro per le nostre anime è proprio il tuo giogo? Che ci serve ad imparare ad essere miti e umili di cuore, e quindi piccoli, e quindi capaci di conoscerti?
Evelissima
1 commento:
#1 03 Luglio 2011 - 10:59
Grazie evelina, beati i piccoli, quelli che sono semplicemente innamorati di Gesù e lo hanno nel cuore, beati coloro che sanno amare nonostante tutto e sorridere a chi li calpesta,beati coloro che affrontano la malattia con un sorriso, consci che tutto il dolore è solo un mezzo che ci avicina alla croce e alle sofferenze di Gesù,beati quelli che sanno ancora commuoversi per un tramonto e per un fiore che sboccia, beati i timidi che sanno arrossire di fronte l'innocenza e la purezza..Grazie Signore Gesù per la tua parola che ancora una volta ci avvicina all'immenso dono del Tuo amore sconfinato per noi...
momi252
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