"Pensiamo a quel ritratto di Gesù raffigurato nel Duomo di Monreale ... ciascuno di noi è come una tessera di questo grande mosaico. Quindi tutti quanti dobbiamo capire qual è il nostro posto e aiutare gli altri a capire qual è il proprio, perché si formi l'unico volto del Cristo." Beato Giuseppe Puglisi - Palermo 15/09/1937 - 15/09/1993 Primo martire di mafia

Meditazioni festive - non sei “proprietà privata” di nessuno


III DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
Anno C 
Vangelo  Lc 1,1-4; 4,14-21
 
Dal vangelo secondo Luca
Poiché molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da principio e divennero ministri della Parola, così anch’io ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teòfilo, in modo che tu possa renderti conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto.
In quel tempo, Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode.
Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto:
«Lo Spirito del Signore è sopra di me;
per questo mi ha consacrato con l’unzione
e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
a proclamare ai prigionieri la liberazione
e ai ciechi la vista;
a rimettere in libertà gli oppressi
e proclamare l’anno di grazia del Signore».
Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».

Gli occhi di tutti sono fissi su di te! Wow!! E tu parli di una scrittura che si compie! Doppio wow!!
Tu sei il consacrato, l’unto, porti un annuncio di gioia, liberazione, vista…
La tua fama si era diffusa in tutta la regione, arrivi nel tuo paese e tutti i paesani aspettavano questo momento con orgoglio! Tu eri “loro proprietà” tu eri nato lì! E adesso tutti gli occhi erano puntati su di te! In attesa di qualche miracolo, di qualche effetto speciale, lo avevi fatto altrove, adesso toccava a loro!
Ma tu non sei venuto a dare spettacolo, non devi dimostrare nulla, non sei “proprietà privata” di nessuno, non fai miracoli “a comando”! Sei venuto a portare la gioia e la liberazione dal peccato! Ma quegli occhi fissi su di te (i loro e i nostri) riescono a capirlo?
Evelissima

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