"Pensiamo a quel ritratto di Gesù raffigurato nel Duomo di Monreale ... ciascuno di noi è come una tessera di questo grande mosaico. Quindi tutti quanti dobbiamo capire qual è il nostro posto e aiutare gli altri a capire qual è il proprio, perché si formi l'unico volto del Cristo." Beato Giuseppe Puglisi - Palermo 15/09/1937 - 15/09/1993 Primo martire di mafia

IV Domenica di Avvento - Anno A

Articolo scritto domenica, 19 dicembre 2010

IV Domenica di Avvento - Anno A 
 Dal vangelo secondo Matteo
Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto.
Però, mentre stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».
Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele», che significa “Dio con noi”.
Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa.

 


Giuseppe: uomo giusto! Uomo così innamorato da voler preservare Maria da una pubblica accusa, così capace di amare da accettare un figlio che non era suo e da accettare di vivere tutta la vita con una sposa che rimarrà vergine!
Uomo mite che non ribatte alle parole dell’angelo, uomo di fede che si fida di un sogno!
Uomo!!! Esempio di come dovremmo essere tutti noi (uomini e donne): capaci di amare, desiderosi del bene dell’altro, capaci di sacrificarci per amore, in ascolto della voce di Dio e desiderosi di fare ciò che Lui ci chiede.


Ma soprattutto… NON TEMERE!!!  Già, questa frase risuona più volte in questo periodo, ma risuona comunque spesso in tutta la Sacra Scrittura. Se Dio esordisce sempre con un “non temere” ci sarà un motivo profondo!
Tempo fa una persona molto saggia mi disse “viviamo tutta la nostra vita basandola su due sentimenti: l’amore e la paura” e infatti il segreto per non avere paura, ciò che Lui ci chiede, di non temere, è proprio l’Amore! Più amiamo e meno temiamo, non che temere sia sempre un errore, ce ne vuole tanto quanto basta per non essere incoscienti, ma quello non è timore è prudenza!

Amare è donarsi totalmente all’amato, dedicargli tempo e cure;
Amare è ascoltare, è prestare attenzione ad ogni bisogno dell’altro, ad ogni desiderio, anche a quelli inespressi;
Amare è sentire come desiderio profondo il bene e la gioia dell’amato;
Amare è sentire l’amato come una parte di se stessi, è gioire della gioia dell’amato, è soffrire della sua sofferenza è intimità e tenerezza;
Amare è passione, è vedere la bellezza dell’amato dove nessun’altro la vede;
Amare è gratuità, è fiducia, è libertà;
Amare è non aspettarsi nulla in cambio, chi ama viene ricompensato dall’amore stesso;
Amare è rischiare di soffrire senza averne paura, è la follia più grande;

San Giuseppe ci sia di esempio per insegnarci ad amare senza confini e senza timori.
Evelissima

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