"Pensiamo a quel ritratto di Gesù raffigurato nel Duomo di Monreale ... ciascuno di noi è come una tessera di questo grande mosaico. Quindi tutti quanti dobbiamo capire qual è il nostro posto e aiutare gli altri a capire qual è il proprio, perché si formi l'unico volto del Cristo." Beato Giuseppe Puglisi - Palermo 15/09/1937 - 15/09/1993 Primo martire di mafia

XXXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO Anno C

Articolo scritto sabato, 30 ottobre 2010

lectio_divina fotoXXXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO Anno C

Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù entrò nella città di Gèrico e la stava attraversando, quand’ecco un uomo, di nome Zacchèo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là.
Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zacchèo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!».
Ma Zacchèo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto».
Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».



 “io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto” Ma la conversione di Zaccheo non avviene nel momento in cui pronuncia questa frase! La conversione è un lungo cammino.
Zaccheo, uomo importante, capo dei pubblicani, ricco, uno di quelli che nelle grandi manifestazioni ha il posto riservato in prima fila con le autorità. Uno di quelli che anche se male,  veniva guardato da tutti e quindi stando al centro dell’attenzione doveva mantenere un certo contegno… e invece che fa?

  1. Si mette a correre avanti come se fosse un ragazzino
  2. Sale sul sicomoro col rischio di cadere a terra e fare una figuraccia di quella che se ne sarebbe parlato per mesi!
  3. Scende in fretta davanti a tutti invece di nascondersi tra i rami per non farsi vedere
  4. E lo accoglie pieno di gioia! Non è un invito di circostanza “un personaggio famoso che va a pranzo da un’autorità” ma un’accoglienza PIENA di gioia!!!
La conversione nasce a volte da una semplice curiosità “cercava di vedere chi era Gesù”, a volte da una difficoltà o un nostro limite “ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura”, continua prima con un nostro piccolo sforzo “corse avanti” e poi con uno un po’ più grande “salì su un sicomòro” che ci porta a lasciare a terra un po’ della nostra corazza da persone importanti, continua ancora con la noncuranza di chi ci critica “tutti mormoravano: È entrato in casa di un peccatore!” e si completa con l’accoglienza gioiosa!
Ed è questa infinita gioia che ci fa dire : «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto», cioè “Chissenefrega di tutti i beni materiali, ora che ho TE, Gesù!”
Grazie Gesù perché ci vieni a cercare e appena vedi che facciamo un piccolo passo ci vieni incontro e ti autoinviti a casa nostra e con la tua salvezza ci riempi di GIOIA!!!!


Evelissima

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