"Pensiamo a quel ritratto di Gesù raffigurato nel Duomo di Monreale ... ciascuno di noi è come una tessera di questo grande mosaico. Quindi tutti quanti dobbiamo capire qual è il nostro posto e aiutare gli altri a capire qual è il proprio, perché si formi l'unico volto del Cristo." Beato Giuseppe Puglisi - Palermo 15/09/1937 - 15/09/1993 Primo martire di mafia

Meditazioni festive - Cristo Re Anno A

Articolo scritto sabato, 19 novembre 2011

 XXXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO RE DELL'UNIVERSO

Anno A - Solennità

Dal vangelo secondo Matteo 25, 31 -46
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra.
Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: “Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”.
Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?”. E il re risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”.
Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra: “Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato”.
Anch’essi allora risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?”. Allora egli risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l’avete fatto a me”.
E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna».


Eppure la cosa che stupisce di più in questo brano del Vangelo è che né i “buoni” né i “cattivi” si sono resi conto di esserlo!
Sia gli uni che gli altri dicono “Signore ma noi non ti abbiamo mai visto! E meno che meno ti abbiamo visto in difficoltà! Signore non ti abbiamo fatto nulla!”
Perché gli uni hanno agito per Amore e non calcolando “per oggi ho fatto una buona azione e quindi sono a posto”, perché si sono lasciati trasportare dalla forza dell’Amore “Mi hai sedotto Signore e io mi sono lasciato sedurre” e quindi pensano di non aver fatto nulla di “speciale” per cui avere dei meriti.
E gli altri? Hanno soltanto chiuso la porta all’Amore e di conseguenza hanno perso l’occasione della loro vita!!!
Quindi è semplice, basta essere buoni, fare del bene e si va diritti in Paradiso! Non è necessario andare a Messa, mantenersi in Grazia di Dio ecc...
Boh forse sarà pure così perché Lui non guarda all’apparenza ma al cuore ma la S. Messa, l’Eucarestia, l’essere in Grazia di Dio servono a noi più che a Lui, servono a vivere oggi e su questa terra quel “regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo” e a trarne da esso l’energia e la forza per poterLo amare e servire nei fratelli che incontriamo.
Evelissima

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