"Pensiamo a quel ritratto di Gesù raffigurato nel Duomo di Monreale ... ciascuno di noi è come una tessera di questo grande mosaico. Quindi tutti quanti dobbiamo capire qual è il nostro posto e aiutare gli altri a capire qual è il proprio, perché si formi l'unico volto del Cristo." Beato Giuseppe Puglisi - Palermo 15/09/1937 - 15/09/1993 Primo martire di mafia

Mons. Luigi Padovese .... amico della Turchia

Articolo scritto venerdì, 04 giugno 2010

3 Giugno 2010: ucciso il vicario apostolico dell’Anatolia
 Mons. Luigi Padovese, 64 anni, milanese, francescano cappuccino, consultore per la Congregazione delle cause dei santi, fu ricercatore e docente di patrologia, nonché preside della Pontificia Università Antonianum di Roma. Promosse più di venti simposi di studio su San Paolo, a Tarso, e su San Giovanni, a Efeso. Dal novembre 2004 era vescovo, vicario apostolico per l’Anatolia, con sede a Iskendurun. Era presidente della conferenza episcopale.
Mons. Padovese riteneva impossibile il dialogo teologico con l’islam, tuttavia auspicava «uno sforzo comune per un maggior rispetto, frutto di una chiarificazione di pensiero e di approfondita conoscenza reciproca» tra cristiani e musulmani. «Per ebrei e cristiani Dio ha creato l’uomo “a sua immagine e somiglianza”. Per l’islam ciò appare un’assurdità, perché contrasta con la trascendenza assoluta di Dio. In effetti, questo versetto della Genesi non compare nel Corano, che pure riporta l’episodio biblico della creazione. La ragione è che Dio non può uscire dal suo isolamento. Il confine tra Dio e l’uomo rimane invalicabile con la conseguenza che il primo è troppo trascendente per poter amare ed essere amato. Soltanto i mistici sufi – presumibilmente per influenze cristiane – hanno messo l’accento sull’amore di Dio per l’uomo e dell’uomo per Dio».
Si definiva «amico e innamorato della Turchia», era in partenza per Cipro avrebbe dovuto partecipare alla visita del Papa a Cipro e ricevere insieme ad altri responsabili cattolici della regione il documento preparatorio del prossimo Sinodo sul Medio Oriente. Ma è stato ucciso a casa sua,con una serie di coltellate, proprio alla vigilia della festa liturgica del Corpus Domini mentre pranzava con il suo autista, principale sospettato dell’omicidio. L’autista turco che da oltre quattro anni era al servizio dell’alto prelato era da tempo in cura per disturbi mentali, il governatore della provincia di Hatay ha escluso che l’omicidio abbia motivazioni politiche o religiose.
Di seguito un video su you tube relativo ad una intervista ... la speranza nel futuro.

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