La vicinanza della Chiesa italiana alle vittime del tifone
La Chiesa italiana esprime la propria vicinanza alle popolazioni vittime del tifone “Ketsana” riversatosi nei territori delle Filippine.

MESSINA, 02 Ott. - I morti a causa del maltempo finora accertati sono 26 tra Scaletta Zanclea e Giampilieri. Si tratta di gente che si trovava in casa o per strada quando è stata travolta dalla furia delle acque e trascinata in mare.Nel tardo pomeriggio sono stati estratti dalle macerie a Giampilieri i corpi di due giovani fratelli, 21 e 23 anni. I problemi più gravi si riscontrano nella zona compresa tra Giampilieri, Scaletta Zanclea e Messina Sud. Gli sfollati, almeno fino a questo momento, sono 415. Centinaia di persone, compresi decine di bambini, si sono rifugiate in un ex orfanotrofio di Giampilieri Marina. Almeno 3-400 i veicoli bloccati dal fango, compresi anche numerosi bus turistici e autoarticolati. Le persone hanno trascorso la notte nelle auto, senza ricevere alcun soccorso anche perché la zona è rimasta isolata dagli smottamenti. Appena sarà aperto il varco di Giampilieri saranno trasferiti in albergo. La pioggia battente sta rendendo difficili le operazioni di ricerca dei dispersi e di rimozione dei detriti dalle strade per consentire il passaggio dei mezzi in alcune zone impervie. Le operazioni di evacuazione sono state condotte con i mezzi della Protezione civile e dell'Esercito.

"E' una situazione criminale", ha protestato Basile, lamentando la mancanza di interventi dopo le frane delle scorse settimane.
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