"Pensiamo a quel ritratto di Gesù raffigurato nel Duomo di Monreale ... ciascuno di noi è come una tessera di questo grande mosaico. Quindi tutti quanti dobbiamo capire qual è il nostro posto e aiutare gli altri a capire qual è il proprio, perché si formi l'unico volto del Cristo." Beato Giuseppe Puglisi - Palermo 15/09/1937 - 15/09/1993 Primo martire di mafia

Meditazioni festive - Questo è l’unico modo per essere veramente grandi!


XXV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
Anno B 

Vangelo   Mc 9, 30-37 Dal vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù e 
i suoi discepoli attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. Insegnava infatti ai suoi discepoli e diceva loro: «Il Figlio dell'uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma, una volta ucciso, dopo tre giorni risorgerà». Essi però non capivano queste parole e avevano timore di interrogarlo.
Giunsero a Cafàrnào. Quando fu in casa, chiese loro: «Di che cosa stavate discutendo per la strada?». Ed essi tacevano. Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse il più grande. Sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: «Se uno vuole essere il primo, sia l'ultimo di tutti e il servitore di tutti».
E, preso un bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro: «Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato». 
  

Beh, si, in fondo che ci vuole ad accogliere i bambini? Sono così belli… così teneri… tranne quando strillano, quando sporcano, quando rompono tutto!
Ma l’accoglienza ai bambini è intesa solo per chi lo è anagraficamente? O forse è da allargare a tutti coloro che non possono o non sanno ricambiarci!
Ammalati, anziani, poveri… il vero amore si manifesta così! Anche quando si lamentano, quando ci disturbano… anzi è proprio lì che dobbiamo accogliere e saper contenere il dolore e la diversità!
E che dire del “bambino” che tutti ci portiamo dentro? E cioè il lato affettivo, emozionale, del nostro carattere. Anche questo “bambino” è necessario saper accogliere, curare e considerare prezioso!
Riepilogando… bambini, anziani, ammalati, poveri, quelli che c’hanno il bambino interno…. Praticamente tutti!!!
Perché in “tutti” amiamo e accogliamo Dio e Lui essendo infinito non può essere amato per come dovremmo se amiamo solo poche persone, se amiamo solo quelli che ci amano!
E questo è l’unico modo per essere veramente grandi! Perché portando tutti dentro il cuore per contenerli deve necessariamente diventare  grande!
Evelissima

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