"Pensiamo a quel ritratto di Gesù raffigurato nel Duomo di Monreale ... ciascuno di noi è come una tessera di questo grande mosaico. Quindi tutti quanti dobbiamo capire qual è il nostro posto e aiutare gli altri a capire qual è il proprio, perché si formi l'unico volto del Cristo." Beato Giuseppe Puglisi - Palermo 15/09/1937 - 15/09/1993 Primo martire di mafia

Le sante, vergini consacrate, del mese di Ottobre

 7 Ottobre 304 Santa Giustina di Padova 
19 Ottobre 735 Santa Fridesvida patrona di Oxford
21 Ottobre sec. III - IV Santa Orsola 

21 Ottobre sec. V Santa Celina di Meaux
28 Ottobre sec. III Santa Cirilla di Roma
29 Ottobre sec. III Santa Anastasia Senior di Roma



Santa Celina di Meaux 21 Ottobre sec. V


Nata nel sec. V da una nobile famiglia di origine romana, Celina, il cui nome significa “figlia del cielo”, desiderava consacrarsi al Signore nonostante le circostanze non fossero favorevoli. Un giorno, nella città in cui viveva,  giunse una giovane vergine consacrata: santa Genoveffa. Questa fu l’occasione propizia per Celina di seguire la sua vocazione e, opponendosi al fidanzato che cercava di trattenerla, insieme a Genoveffa trovò rifugio nella chiesa di Meaux, che miracolosamente le custodì dal furibondo pretendente, precludendogli l’accesso. Arrestato alle porte del Battistero,  il malcapitato si converti, lasciando che Celina prendesse il velo delle vergini (a quei tempi pare che si indossasse anche l’abito). La giovane sposa di Cristo si adoperò nelle opere di misericordia e morì il 25 Ottobre del 530. Fu sepolta in quello che oggi è chiamato sobborgo di Saint Nicolas e la sua tomba divenne mèta di devozione. Il sito custodisce una necropli e nelle sue vicinanze fu costruito un oratorio, poi sostituto da un’abbazia a lei dedicata.  Durante la rivoluzione francese le reliquie furono traslate e attualmente si trovano presso la cattedrale di Meaux.  Celina fu patrona della città di Meaux fino al sec. XIX: il 15 agosto 1880 è attestata l’ultima processione per le vie della città con le reliquie della santa precedute da ragazze vergini. Sebbene l’attuale Martirologio Romano non la menzioni, la sua agiografia fu inserita per la prima volta nel martirologio redatto dal monaco benedettino Usuardo intorno all’ 856.

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