"Pensiamo a quel ritratto di Gesù raffigurato nel Duomo di Monreale ... ciascuno di noi è come una tessera di questo grande mosaico. Quindi tutti quanti dobbiamo capire qual è il nostro posto e aiutare gli altri a capire qual è il proprio, perché si formi l'unico volto del Cristo." Beato Giuseppe Puglisi - Palermo 15/09/1937 - 15/09/1993 Primo martire di mafia

XXVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO Anno B

XXVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO Anno B 
Vangelo   Mc 10, 2-16, forma breve 10, 2-12

Dal vangelo secondo Marco 10, 2 - 10


 [In quel tempo, alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, domandavano a Gesù se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie. Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?». Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarla». Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma dall'inizio della creazione (Dio) li fece maschio e femmina; per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l'uomo non divida quello che Dio ha congiunto». A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. E disse loro: «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio».] Gli presentavano dei bambini perché li toccasse, ma i discepoli li rimproverarono. Gesù, al vedere questo, s'indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi è come loro infatti appartiene il regno di Dio. In verità io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso». E, prendendoli tra le braccia, li benediceva, imponendo le mani su di loro. 

 A chi è come loro appartiene il Regno di Dio! E non è un caso che Gesù dica questa frase dopo aver parlato del valore dell’Amore sponsale! Il vero Amore apre le porte del Regno di Dio e solo chi ha la purezza e la semplicità dei bambini sa amare veramente, in maniera incondizionata, senza interesse alcuno che non sia l’Amore stesso! Chi sa amare veramente non sta a guardare leggi e regolamenti “se Mosè ha detto che si può fare allora approfittiamocene!”, chi sa amare veramente non ci pensa nemmeno a separarsi! Sa, dopo il matrimonio, di non essere più in due ma di essere diventato una sola carne. E una carne divisa in due equivale alla morte! Sa che la gioia, quella vera, sta nella fedeltà ad un SI detto non solo al/la proprio/a sposo/a ma, in virtù del Sacramento un SI detto a Dio e alla comunità che lo circonda e ancora di più ai propri figli, se ne ha. E lo strumento migliore per alimentare questo Amore è la tenerezza, ciò di cui proprio i bambini sono maestri! Evelissima

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