"Pensiamo a quel ritratto di Gesù raffigurato nel Duomo di Monreale ... ciascuno di noi è come una tessera di questo grande mosaico. Quindi tutti quanti dobbiamo capire qual è il nostro posto e aiutare gli altri a capire qual è il proprio, perché si formi l'unico volto del Cristo." Beato Giuseppe Puglisi - Palermo 15/09/1937 - 15/09/1993 Primo martire di mafia

Meditazioni festive - neanche io ti condanno!


V DOMENICA DI QUARESIMA
Anno C

Vangelo  Gv 8,1-11

Dal vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. Ma al mattino si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui. Ed egli sedette e si mise a insegnare loro.
Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa in adulterio, la posero in mezzo e gli dissero: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo.
Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra. Tuttavia, poiché insistevano nell’interrogarlo, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei». E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani.
Lo lasciarono solo, e la donna era là in mezzo. Allora Gesù si alzò e le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù disse: «Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più».


Si ok, avevo commesso un errore… può capitare no? Però stavolta mi hanno scoperta e la punizione che prevede la legge in questi casi non mi dava scampo! E per farmi stare ancora più male mi avevano trascinata in piazza per farmi vergognare davanti a tutti e mi stavano usando per mettere in difficoltà Gesù!
Ho paura di morire sotto una pioggia di pietre ma non urlo, non piango, non voglio farlo vedere, non voglio dar loro questa soddisfazione, me ne sto lì ferma immobile!
Ma, stranamente anche Gesù sta fermo, non si arrabbia perché lo provocano, né mi difende né mi accusa… solo con un dito scrive per terra come se non gli importasse nulla di tutti quegli uomini che si agitano e urlano!
Lo guardo con la coda dell’occhio, questa sua serenità mi incuriosisce… poi una frase mai sentita “chi di voi è senza peccato, scagli la prima pietra”… mi copro la faccia e attendo la pioggia di pietre ma… non arrivano!
Alzo lo sguardo dopo un po’ e… sono andati tutti via!!! Soltanto Lui che, a differenza degli altri, mi guarda negli occhi e mi parla con una dolcezza mai sentita!
“donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?” mi sciolgo in pianto… stavolta non è un pianto di paura o di dolore ma solo di tenerezza perché mi sento il cuore pieno d’amore… “nessuno, Signore”
Nessuno mi aveva condannata perché le parole di Gesù avevano riportato tutti con i piedi per terra facendoci ricordare che nessuno è perfetto e che non è giusto giudicare.
Ma riportano con i piedi per terra anche me “neanche io ti condanno” “non peccare più”, quel perdono mi riempie di gioia e quest’amore che sento adesso mi darà la forza di non ricadere più negli errori fatti.
Evelissima

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