"Pensiamo a quel ritratto di Gesù raffigurato nel Duomo di Monreale ... ciascuno di noi è come una tessera di questo grande mosaico. Quindi tutti quanti dobbiamo capire qual è il nostro posto e aiutare gli altri a capire qual è il proprio, perché si formi l'unico volto del Cristo." Beato Giuseppe Puglisi - Palermo 15/09/1937 - 15/09/1993 Primo martire di mafia

Meditazioni festive - Dio invece ci vuole speciali, unici, fantasiosi, artisti!

XXVII Domenica delle ferie del Tempo Ordinario - Anno C
Vangelo  Lc 17, 5-10

Dal vangelo secondo Luca

In quel tempo, gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in noi la fede!».
Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe.
Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà, quando rientra dal campo: “Vieni subito e mettiti a tavola”? Non gli dirà piuttosto: “Prepara da mangiare, stríngiti le vesti ai fianchi e sérvimi, finché avrò mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai tu”? Avrà forse gratitudine verso quel servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti?
Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”».

E se siamo servi inutili quando abbiamo fatto “tutto quello che dovevamo fare” pensa cosa siamo se non facciamo neanche questo!!!
In fondo il problema non è la fede! Per quella basta averne tanto quanto un granellino di senapa! 
Una volta ho visto dei granellini di senapa e sono rimasta impressionata per quanto siano piccoli.
E allora?
Il nostro vero problema è l'umiltà!
Con la fede crediamo che Dio esiste... ma senza l'umiltà non ci rendiamo conto che Dio non siamo noi! e quindi non sta a noi tenere tutto sotto controllo, conoscere tutto, avere la soluzione di ogni problema.
Con la fede lo riconosciamo come nostro Signore... ma senza l'umiltà anche quando abbiamo fatto molto meno di tutto quello che dovevamo fare stiamo ad aspettare che Lui "si metta a tavola a servirci"
E invece? addirittura servi inutili? e allora, Signore, che ti serviamo a fare?
Il servizio serve a noi, a crescere nell'umiltà che a sua volta accresce la nostra fede completando l'opera Tua in noi!
E poi “servo inutile” sta per servo normale, cioè non speciale, cioè quello che fa il suo dovere e basta. Dio invece ci vuole speciali, unici, fantasiosi, artisti…. anche e soprattutto nell’Amare!
Evelissima

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