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12. Collegamento in Italia e nel mondo
(dal contributo dell'Ordo Virginum delle Chiese che sono in Italia indirizzato ai membri della Commissione Episcopale per il Clero e la Vita Consacrata e presentato al Convegno svoltosi a Macerata il 21-25 agosto 2002)
(dal contributo dell'Ordo Virginum delle Chiese che sono in Italia indirizzato ai membri della Commissione Episcopale per il Clero e la Vita Consacrata e presentato al Convegno svoltosi a Macerata il 21-25 agosto 2002)
In Italia il collegamento tra vergini consacrate, persone in formazione o interessate, è affidato alla libera e responsabile iniziativa delle singole.
Il suo scopo è favorire i contatti e il confronto tra persone che vivono la medesima vocazione, sia per condividere le risorse, l’esperienza, le iniziative formative, la riflessione sulle problematiche relative all’ordo virginum, sia per sostenere persone singole sole in diocesi o esperienze di ordo virginum che chiedono vicinanza perché sono al loro sorgere o per altri particolari motivi.
La cura dei contatti interpersonali è impegno e compito di ogni vergine consacrata in quanto elemento significativo della maturazione della dimensione ecclesiale.
Ad un gruppo di vergini consacrate è invece affidata l’organizzazione delle iniziative a carattere nazionale sulla base di ciò che viene programmato annualmente dalle persone presenti agli incontri nazionali.
Il gruppo che cura le iniziative per favorire il collegamento non è un organo di autogoverno ma uno strumento agile e flessibile di mediazione nei contatti tra persone e diocesi, e di attuazione delle iniziative condivise, ragguppabili attorno ai seguenti nuclei:
- gli incontri annuali:
sono momenti annuali organizzati in una diocesi dislocata alternativamente nei tre settori geografici; hanno durata variabile, da due a più giorni, a volte a carattere seminariale, più spesso a struttura di convegno, scopo è innanzitutto l’approfondimento e la rielaborazione di contenuti personali mediante i lavori nei gruppi; si affrontano temi legati all’identità dell’ordo virginum e alle sue esigenze formative; sono rivolti sia a consacrate che a persone in formazione e interessate; categorie, quest’ultime, che negli ultimi incontri si sono mostrate molto numerose e a cui si sono dedicate giornate e tematiche aggiuntive; all’interno dell’incontro annuale le consacrate presenti verificano l’andamento delle attività e progettano l’incontro dell’anno successivo;
- la redazione di un Foglio per il Collegamento:
da circa cinque anni si è attivata la redazione di un foglio interno contenente notizie sull’andamento del collegamento, iniziative nelle diocesi, sviluppo dell’o.v. in Italia, informazioni bibliografiche; da tre anni esso è inviato anche a tutti i Vescovi italiani;
- seminari formativi:
si propongono per rispondere alle numerose richieste di ricerca e confronto che giungono da varie singole e diocesi; lo scopo dell’iniziativa è offrire un contributo all’approfondimento condiviso e dare impulso allo studio delle tematiche inerenti la vocazione.
In questi ultimi anni sembra aprirsi una nuovo periodo di comprensione del senso del collegamento, che viene sempre più colto come momento libero e qualificato di confronto nel progressivo svilupparsi delle diverse realtà diocesane e dei singoli cammini vocazionali.
Riflette il cammino percorso negli ultimi anni e sta divenendo un segno della consapevolezza che esso non consiste tanto (o solo) nel lavoro di coordinamento fatto dal gruppo che organizza alcune iniziative, ma è possibilità, patrimonio e impegno di tutte.
La storia dell’ordo virginum in Italia ci ha rese progressivamente consapevoli che la modalità con cui viviamo il collegamento consente a questa vosazione di esprimenrsi nella sua autenticità.
Dalla raccolta dati effettuata risulta che la possibilità di conoscere e incontrare le altre esperienze italiane di ordo virginum è unanimemente considerata positiva, aiuto, sostegno, stimolo critico e rivitalizzante. E’ sentito importante lo scambio di materiale, di esperienze, di iniziative; si desidera una riflessione critica sulla vocazione, una verifica del percorso fatto, una valorizzazione del suo aspetto profetico.
Si sottolinea che il senso del collegamento è contribuire ad evitare l’individualismo senza però sovrapporsi o sostituirsi alle persone. Esso dovrebbe stimolare una maggior integrazione dell’ordo virginum nell’esperienza ecclesiale proprio a partire dalla comunione sperimentata tra ordo diversi.
Si chiede sensibilità particolare verso esperienze di ordo virginum vissute da persone sole nella propria chiesa e per chi si accosta ad esso da diocesi che non lo hanno ancora attivato.
Il suo scopo è favorire i contatti e il confronto tra persone che vivono la medesima vocazione, sia per condividere le risorse, l’esperienza, le iniziative formative, la riflessione sulle problematiche relative all’ordo virginum, sia per sostenere persone singole sole in diocesi o esperienze di ordo virginum che chiedono vicinanza perché sono al loro sorgere o per altri particolari motivi.
La cura dei contatti interpersonali è impegno e compito di ogni vergine consacrata in quanto elemento significativo della maturazione della dimensione ecclesiale.
Ad un gruppo di vergini consacrate è invece affidata l’organizzazione delle iniziative a carattere nazionale sulla base di ciò che viene programmato annualmente dalle persone presenti agli incontri nazionali.
Il gruppo che cura le iniziative per favorire il collegamento non è un organo di autogoverno ma uno strumento agile e flessibile di mediazione nei contatti tra persone e diocesi, e di attuazione delle iniziative condivise, ragguppabili attorno ai seguenti nuclei:
- gli incontri annuali:
sono momenti annuali organizzati in una diocesi dislocata alternativamente nei tre settori geografici; hanno durata variabile, da due a più giorni, a volte a carattere seminariale, più spesso a struttura di convegno, scopo è innanzitutto l’approfondimento e la rielaborazione di contenuti personali mediante i lavori nei gruppi; si affrontano temi legati all’identità dell’ordo virginum e alle sue esigenze formative; sono rivolti sia a consacrate che a persone in formazione e interessate; categorie, quest’ultime, che negli ultimi incontri si sono mostrate molto numerose e a cui si sono dedicate giornate e tematiche aggiuntive; all’interno dell’incontro annuale le consacrate presenti verificano l’andamento delle attività e progettano l’incontro dell’anno successivo;
- la redazione di un Foglio per il Collegamento:
da circa cinque anni si è attivata la redazione di un foglio interno contenente notizie sull’andamento del collegamento, iniziative nelle diocesi, sviluppo dell’o.v. in Italia, informazioni bibliografiche; da tre anni esso è inviato anche a tutti i Vescovi italiani;
- seminari formativi:
si propongono per rispondere alle numerose richieste di ricerca e confronto che giungono da varie singole e diocesi; lo scopo dell’iniziativa è offrire un contributo all’approfondimento condiviso e dare impulso allo studio delle tematiche inerenti la vocazione.
In questi ultimi anni sembra aprirsi una nuovo periodo di comprensione del senso del collegamento, che viene sempre più colto come momento libero e qualificato di confronto nel progressivo svilupparsi delle diverse realtà diocesane e dei singoli cammini vocazionali.
Riflette il cammino percorso negli ultimi anni e sta divenendo un segno della consapevolezza che esso non consiste tanto (o solo) nel lavoro di coordinamento fatto dal gruppo che organizza alcune iniziative, ma è possibilità, patrimonio e impegno di tutte.
La storia dell’ordo virginum in Italia ci ha rese progressivamente consapevoli che la modalità con cui viviamo il collegamento consente a questa vosazione di esprimenrsi nella sua autenticità.
Dalla raccolta dati effettuata risulta che la possibilità di conoscere e incontrare le altre esperienze italiane di ordo virginum è unanimemente considerata positiva, aiuto, sostegno, stimolo critico e rivitalizzante. E’ sentito importante lo scambio di materiale, di esperienze, di iniziative; si desidera una riflessione critica sulla vocazione, una verifica del percorso fatto, una valorizzazione del suo aspetto profetico.
Si sottolinea che il senso del collegamento è contribuire ad evitare l’individualismo senza però sovrapporsi o sostituirsi alle persone. Esso dovrebbe stimolare una maggior integrazione dell’ordo virginum nell’esperienza ecclesiale proprio a partire dalla comunione sperimentata tra ordo diversi.
Si chiede sensibilità particolare verso esperienze di ordo virginum vissute da persone sole nella propria chiesa e per chi si accosta ad esso da diocesi che non lo hanno ancora attivato.
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