"Pensiamo a quel ritratto di Gesù raffigurato nel Duomo di Monreale ... ciascuno di noi è come una tessera di questo grande mosaico. Quindi tutti quanti dobbiamo capire qual è il nostro posto e aiutare gli altri a capire qual è il proprio, perché si formi l'unico volto del Cristo." Beato Giuseppe Puglisi - Palermo 15/09/1937 - 15/09/1993 Primo martire di mafia

La creazione del mondo di Jacopo Torriti

Articolo scritto martedì, 04 ottobre 2011

da Monica




Icona contemplata
La lettura dell’affresco “La creazione del mondo” di Jacopo Torriti ci introduce visivamente nella contemplazione del mistero dell’uomo. Creatura che Dio pensa e vuole a sua immagine e somiglianza. Creatura capace di amore e di comunione.
 


L’autore
Jacopo Torriti (sec. XIII) è un mosaicista e pittore italiano, a cui sono state attribuite le storie bibliche ed evangeliche della chiesa superiore della basilica di San Francesco ad Assisi. Tra queste troviamo anche “La creazione del mondo”.

 

Lettura dell’affresco:
 


L’affresco si ispira al racconto biblico di Gn 1,1-28.31.
E’ dominato dalla straordinaria figura di Gesù Signore che sembra uscire dal mistero dell’eternità e che con le mani dona la vita e benedice. Sotto di lui la colomba,simbolo dello Spirito Santo.Assente a prima vista la figura del Padre.
Viene presentato il mistero di Gesù vero Dio e vero uomo. La divinità appare dal giallo dell’aureola che circonda la sua testa, dall’azzurro del mantello che copre le sue spalle, dal gesto delle mani che danno la vita(mano sinistra) e benedicono (mano destra), dall’atteggiamento solenne e grandioso.L’umanità appare dal verde del vestito e dal rosso della stola. Attorno a lui angeli in festa.
La presenza dello Spirito Santo è accennata. Raggi di luce sembrano uscire dal cerchio che contiene Gesù Signore. Da lui, da Gesù, non solo la vita e la benedizione, ma anche il dono dello Spirito Santo. Creatore Gesù. Creatore lo Spirito Santo.
La presenza del Padre sembra ignorata, ma non è così. Il suo volto è quello familiare di Gesù Signore. Gesù, Figlio unigenito e “immagine dell’invisibile Dio”(Col 1,15), è una cosa sola con il Padre nella manifestazione e nella realizzazzione del suo disegno d’amore salvifico.
L’uomo e la donna sono presentati dentro due mandorle di luce, sotto lo sguardo benedicente di Gesù e ai lati della colomba. Le mandorle possono richiamare il grembo della vita. La luce rimanda a Dio, origine della vita. I fasci di luce indicano la condizione dell’uomo e della donna rispetto a Dio, fonte di luce. L’uomo e la donna sono riflesso del mistero di Dio che è luce. La nudità dell’uomo richiama la sua giustizia originale.Creati da Dio a sua immagine e somiglianza, l’uomo e la donna partecipano della santità, dell’armonia e della bellezza di Dio. Nell’affresco si trovano al vertice della creazione. Vicino alle mani di Gesù che dona la vita e benedice.
In basso, a destra e a sinistra, l’affresco presenta la terra con alberi ed animali vari.Chiaro riferimento ai giorni della creazione che precedono il “sesto giorno”: il giorno dell’uomo e della donna. Il giorno che precede immediatamente quello del riposo di Dio: “Dio benedisse il settimo giorno e lo consacrò, perché in esso aveva cessato da ogni lavoro che egli creando aveva fatto” (Gn 2,3)

(Tratto da :  Aliquò,Pietro.”L’uomo. Mistero d’amore”,23-26,in:Mistero d’Amore,Messina,2006.)

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