"Pensiamo a quel ritratto di Gesù raffigurato nel Duomo di Monreale ... ciascuno di noi è come una tessera di questo grande mosaico. Quindi tutti quanti dobbiamo capire qual è il nostro posto e aiutare gli altri a capire qual è il proprio, perché si formi l'unico volto del Cristo." Beato Giuseppe Puglisi - Palermo 15/09/1937 - 15/09/1993 Primo martire di mafia

Itinerario formativo per le donne che desiderano ricevere la consacrazione verginale

Articolo scritto lunedì, 22 novembre 2010
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 11.  Itinerario formativo per le donne che desiderano ricevere la consacrazione verginale

 (dal contributo dell'Ordo Virginum delle Chiese che sono in Italia indirizzato ai membri della Commissione Episcopale per il Clero e la Vita Consacrata e presentato al Convegno svoltosi a Macerata il 21-25 agosto 2002)

1.  Criteri

 La natura della chiamata alla verginità consacrata nel mondo e l’importanza che ha il cammino formativo nell’aiutare a viverla nelle normali condizioni di vita, richiedono un itinerario formativo centrato sulla persona che dinamicamente si lascia plasmare dalla vita nello Spirito.
È necessario prevedere cammini formativi secondo un principio di gradualità e di adattamento di obiettivi, contenuti, mezzi, tempi che incontrino la vita delle consacrande/consacrate, elaborati con loro, anche “suggeriti” dal loro vissuto.
È utile l’adozione di metodi di progettazione che inducano le singole persone a crescere nella libertà, a saper pensare e agire con senso di iniziativa e con responsabilità, a sviluppare creatività e gratuità.
In ogni momento formativo è importante considerare che la persona cresce e matura in tutte le sue dimensioni con l’evolversi della vocazione perciò l’itinerario si fa attento alle tappe e ai ritmi del procedere personale.
Uno spazio significativo di crescita e di attuazione va accordato al discernimento personale ed ecclesiale.La comunità cristiana e l’ordinario ambiente di vita diventano l'ambito nel quale la vergine consacrata verifica nel quotidiano, attraverso l'interazione con i fratelli, l'evolversi della situazione propria e della Chiesa in cui è inserita e la sua risposta libera e creativa.
L’esercizio del discernimento personale ed ecclesiale aiuta a verificare in quale misura e modalità ciascuna coglie e traduce la specificità di questa vocazione, nella crescita dell'amore a Cristo, nell’oggi del mondo e della Chiesa.
All'interno del discernimento ecclesiale, che si attua attraverso le diverse modalità e competenze, ogni tappa del cammino formativo comporta anche il discernimento da parte del vescovo diocesano che così esercita il suo specifico ministero pastorale.
In particolare, nell’ambito del discernimento ecclesiale, deve essere prestata una peculiare attenzione al discernimento iniziale e all’ammissione alla consacrazione.
In tali contesti l’esercizio del discernimento comprende specificamente una valutazione relativa alla presenza di un rapporto di direzione spirituale e di adeguate caratteristiche di maturità umana, spirituale, ecclesiale, capacità di servizio, preparazione culturale e teologica.

2.  Fasi di maturazione
 

Nel cammino formativo di ciascuna possiamo individuare alcune fasi o periodi: ricerca vocazionale (accostamento), esplicita formazione alla verginità consacrata secondo il RCV in vista della consacrazione (formazione specifica), formazione successiva alla consacrazione (formazione permanente). 
Nella fase di accostamento la formazione è indirizzata innanzitutto a favorire la comprensione e la verifica del proprio cammino umano, battesimale e vocazionale.
Si deve porre attenzione al riconoscimento della chiamata alla verginità e ad una prima conoscenza della vita di consacrazione secondo la forma propria dell’ordo virginum
Nel periodo di formazione specifica in vista della consacrazione, la donna che desidera vivere nella verginità consacrata vissuta nel mondo, tenderà ad assumere una fisionomia vocazionale propria, un'impostazione della vita in base alla scelta operata, a coltivare il dialogo con la Chiesa e con il mondo.
La formazione permanente, coincide con l’impegno costante della donna consacrata a curare la qualità della sua risposta al dono ricevuto celebrando l’amore fedele di Dio attraverso le diverse relazioni e il vissuto quotidiano.

 
3  Contenuti

Nel rispondere alle fasi personali di crescita e nel progettare i diversi periodi formativi, la vergine consacrata e in formazione, e quanti con lei condividono la cura del cammino formativo, presteranno attenzione: 
-  alla maturazione umana femminile e alla crescita cristiana, attraverso relazioni, esperienze, contenuti che favoriscano sia la consapevolezza delle caratteristiche personali, sia la cura della vita spirituale radicata in Cristo;
- al consolidamento dell’equilibrio affettivo che renda la vergine consacrata  sempre più capace di relazioni libere, armoniose, mature e collaborative, che si arricchiscano delle reciproche differenze cogliendo l'alterità come dono per la crescita reciproca e come riflesso dell'amore trinitario;
- a coltivare in sé la maturazione della scelta della verginità nell’accoglienza della propria corporeità e della propria sessualità;
- alla necessità di lasciarsi costantemente plasmare dallo Spirito per crescere in una relazione sponsale con Cristo che diviene incontro con gli altri sempre più vero, trasparente e oblativo; 
- a crescere in una vita di preghiera personale ed ecclesiale, nell’ascolto della Parola di Dio e in un'assidua vita sacramentale;
- a maturare la dimensione ecclesiale nella realtà concreta della comunità cristiana di appartenenza, in linea con gli orientamenti pastorali diocesani e della Chiesa italiana, comprendendo il valore del rapporto con il vescovo e della partecipazione alla vita ecclesiale in uno stile di comunione che valorizzi tutti i carismi e tutte le vocazioni;
- a far crescere la consapevolezza che ogni situazione ed esperienza quotidiana offre l’occasione di partecipare alla costruzione del Regno, di cogliere il primato di Dio e di sperimentare la sua prossimità colma di tenerezza e di misericordia;
- ad approfondire una adeguata formazione che le permetta di interpretare le domande e le attese del suo tempo e di nutrire costantemente la sua vita di fede e di testimonianza;
- a concretizzare le modalità con cui vivere la propria vocazione in un progetto di vita personale, aderente alla vita e flessibile, che la apre a nuove prospettive, la sostiene nella fedeltà a Cristo e ai fratelli, la sollecita a una vita spirituale più intensa; il progetto di vita viene periodicamente confrontato e verificato con il direttore spirituale e il vescovo.


Per approfondimenti:
BIANCHI E., Non siamo migliori. La vita relgiosa nella Chiesa, tra gli uomini, Ed. Qiqajon
BOSCO V., E' questione di cuore. La dimensione sponsale della vita consacrata, Ed. LDC
CENCINI A., Il fascino sempre nuovo della verginità, Ed. Paoline
CENCINI A., Verginità e celibato oggi. Per una sessualità pasquale, Ed. Dehoniane

 

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