Articolo scritto venerdì, 06 gennaio 2012
(Da Io con te per 365 +1, di Tonino Lasconi. Paoline)
COME I MAGI
Voglio essere come i Magi.
Voglio saper scorgere,
nel cielo che sembra immobile,
una stella che si accende e cammina.
Voglio essere come i Magi.
Voglio avere l’intelligenza e il coraggio
di lasciare quello che già conosco
per cercare ciò che è nuovo.
Voglio saper andare oltre
quello che tutti dicono
e che tutti fanno.
Voglio essere come i Magi.
Voglio andare contro gli Erode
che hanno paura di perdere
quello che possiedono.
Voglio andare contro il partito
dei sommi sacerdoti e degli scribi
che conoscono a memoria le Scritture
ma rimangono prigionieri
delle loro posizioni.
Signore fammi essere come i Magi.
Perché tu non stai nel cielo immobile,
ma dove una stella sorge
e conduce lontano.
Tu non abiti nei palazzi conosciuti
ma dove nessuno sospetta
la tua umile e luminosa presenza.
Innamorate di Cristo - Il blog delle vergini consacrate nelle Diocesi di Sicilia
"Pensiamo a quel ritratto di Gesù raffigurato nel Duomo di Monreale ... ciascuno di noi è come una tessera di questo grande mosaico. Quindi tutti quanti dobbiamo capire qual è il nostro posto e aiutare gli altri a capire qual è il proprio, perché si formi l'unico volto del Cristo." Beato Giuseppe Puglisi - Palermo 15/09/1937 - 15/09/1993 Primo martire di mafia
1 commento:
#1 07 Gennaio 2012 - 01:15
LA GIOIA DELLA STELLA
Andate e informatevi accuratamente sul bambino
e quando l’avrete trovato, fatemelo sapere.
(Mt 2,8)
Mistero della grazia di Dio
rivelato oggi ai cercatori di luce,
gioia interiore per quelli che trovano
il bambino con Maria sua madre.
Stella ricercata nel cosmo ordinato
del Creatore dell’universo,
luce profetica destinata a diradare
la nube tossica del male e della morte.
Non si giunge a seguire la stella
guardando il cielo oscurato dal maligno,
ma scendendo nell’intimo cielo del cuore
di una mente illuminata dalla speranza.
L’uomo è mosso dal desiderio del bene,
ma non sa di non possederlo più,
da quando liberamente ha rimosso Dio
dal suo orizzonte esistenziale.
Il peccato è un meteorite impazzito
che cade sulla testa già avvolta dal male;
la stella è scomparsa dall’orizzonte
senza più orientare verso la luce.
L’egoismo umano non sa discernere,
fino a prendere per luce la tenebra;
chi scopre la stella si mette in cammino
e corre a informarsi sul bambino.
Egli è salvezza e rovina per molti
e risponde solo ai cuori retti
che cercano con lacrime il suo volto
e osano mettersi in cammino verso di lui.
Il prodigio si compie: il bambino attira a sé
gli uomini del desiderio di bene
e li illumina con la sua luce eterna
per portarli al Padre, cuore della luce.
Il bambino in braccio alla Madre divina
è il Dio nascosto adorato con l’incenso;
è il Re dei secoli adornato d’oro fino,
il Redentore crocifisso preparato per il sepolcro.
Gli erodini cercano il bambino
per sopprimerlo; trasformano il suo avvento
in minaccia per il principe di questo mondo
che governa gli uomini nel regno di morte.
I credenti hanno la stessa vocazione dei Magi:
nel mondo, irradiati dalla stella,
continuano a cercare il Bambino incarnato
che svela i misteri di Dio nell’oggi.
Mio Re e mio Dio, che mi lavi nel sangue,
trasforma la mia vita in cammino
verso la luce, raccogliendo lungo la strada
i fratelli per condurli a te, Luce infinita.
padre Benedetto Tosolini 06, 01, 2012
Felice
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