"Pensiamo a quel ritratto di Gesù raffigurato nel Duomo di Monreale ... ciascuno di noi è come una tessera di questo grande mosaico. Quindi tutti quanti dobbiamo capire qual è il nostro posto e aiutare gli altri a capire qual è il proprio, perché si formi l'unico volto del Cristo." Beato Giuseppe Puglisi - Palermo 15/09/1937 - 15/09/1993 Primo martire di mafia

Meditazioni festive - MARIA SS. MADRE DI DIO


MARIA SS. MADRE DI DIO

Dal vangelo secondo Luca 2,16 - 21
In quel tempo, [i pastori]andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro.
Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore.
I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro.
Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo.


I pastori andarono senza indugio! A loro, ai più poveri erano apparsi gli angeli, e certo! Perché gli angeli sapevano benissimo che di loro si potevano fidare!
Perché ve lo immaginate se fossero andati dai ricchi? “aspetta…. Non ho tempo… adesso m’annoia uscire di casa… devo finire di cenare… fuori fa freddo…” e il Bimbo sarebbe diventato adolescente e loro stavano ancora a pensare cosa fare se andare o no.
Quando qualcuno dice “la ricchezza non fa la felicità” c’è sempre qualcuno che gli risponde: “se la ricchezza non fa la felicità, figuriamoci cosa può fare la povertà!” ma non è così!
La povertà non si misura nella quantità di denaro o di beni che si possiedono ma da quanto si è legati ad essi. I pastori infatti possedevano il gregge e stavano lavorando, quindi non sarebbero mancate loro le buone scuse per non andare e invece… vanno senza indugio!
E se ne tornano glorificando Dio!
I ricchi invece avrebbero glorificato Dio o sarebbero stati lì a criticare il modo in cui andavano vestiti Giuseppe e Maria, il cattivo odore della stalla… e questa me la chiamano felicità?
Secondo voi la notte di Capodanno sono più felici quelli che spendono tanti soldi in cenoni (e poi si lamentano di essere troppo pieni e ingrassare), botti (e poi c’è sempre qualcuno che si fa male), alcool e discoteche troppo piene dove non si respira… o coloro che sanno divertirsi senza esagerare, che sanno ridere senza bisogno di ubriacarsi, che mangiano il giusto per saziarsi e che invece di salutare l’anno vecchio sparando i botti lo fanno ringraziando Dio per i doni ricevuti?
Evelissima

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