"Pensiamo a quel ritratto di Gesù raffigurato nel Duomo di Monreale ... ciascuno di noi è come una tessera di questo grande mosaico. Quindi tutti quanti dobbiamo capire qual è il nostro posto e aiutare gli altri a capire qual è il proprio, perché si formi l'unico volto del Cristo." Beato Giuseppe Puglisi - Palermo 15/09/1937 - 15/09/1993 Primo martire di mafia

XXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO Anno C

Articolo scritto domenica, 05 settembre 2010

 XXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO Anno C
 Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, una folla numerosa andava con Gesù. Egli si voltò e disse loro:
«Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo.
Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo.
Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine? Per evitare che, se getta le fondamenta e non è in grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: “Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro”.
Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? Se no, mentre l’altro è ancora lontano, gli manda dei messaggeri per chiedere pace.
Così chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo». 

 

Signore, così non va bene per niente! Noi ti ascoltiamo, veniamo a Messa tutte le domeniche… allora perché tu non fai subito tutto quello che ti chiediamo? Scusa, Signore… noi dovremmo essere dei privilegiati!
Come? Cosa dici? La croce? Dobbiamo portarla anche noi se vogliamo essere tuoi discepoli? Beh ma così non conviene più!
E poi che dici? Che ti dobbiamo amare di più dei nostri parenti e dei nostri amici? E addirittura più della nostra stessa vita? Ma non ti sembra di chiedere un po’ troppo?
Beh quando dici che dobbiamo farci due conti prima di iniziare il nostro cammino con te hai ragione, prima bisogna capire se abbiamo tutti i requisiti per seguirti e tutte le capacità per fare quello che dici…
Aspetta Signore, i conti non tornano, tu non parli di avere i requisiti e le qualità, tu parli di spogliarci di tutto e rinunciare a tutto ciò che abbiamo! Quindi vuol dire che tutti possiamo essere tuoi discepoli, basta solo volerlo! Ma abbiamo bisogno del Tuo aiuto! e per questo ti preghiamo:


Saziaci al mattino con il tuo amore:
esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni.
Sia su di noi la dolcezza del Signore, nostro Dio:
rendi salda per noi l’opera delle nostre mani,
l’opera delle nostre mani rendi salda. (
Dal Salmo 89)

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