"Pensiamo a quel ritratto di Gesù raffigurato nel Duomo di Monreale ... ciascuno di noi è come una tessera di questo grande mosaico. Quindi tutti quanti dobbiamo capire qual è il nostro posto e aiutare gli altri a capire qual è il proprio, perché si formi l'unico volto del Cristo." Beato Giuseppe Puglisi - Palermo 15/09/1937 - 15/09/1993 Primo martire di mafia

VII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO Anno B


Dal vangelo secondo Marco 2, 1-12
Gesù entrò di nuovo a Cafàrnao, dopo alcuni giorni. Si seppe che era in casa e si radunarono tante persone che non vi era più posto neanche davanti alla porta; ed egli annunciava loro la Parola.
Si recarono da lui portando un paralitico, sorretto da quattro persone. Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dove egli si trovava e, fatta un'apertura, calarono la barella su cui era adagiato il paralitico. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Figlio, ti sono perdonati i peccati».
Erano seduti là alcuni scribi e pensavano in cuor loro: «Perché costui parla così? Bestemmia! Chi può perdonare i peccati, se non Dio solo?». E subito Gesù, conoscendo nel suo spirito che così pensavano tra sé, disse loro: «Perché pensate queste cose nel vostro cuore? Che cosa è più facile: dire al paralitico "Ti sono perdonati i peccati", oppure dire "Àlzati, prendi la tua barella e cammina"? Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere di perdonare i peccati sulla terra, dico a te - disse al paralitico -: alzati, prendi la tua barella e va' a casa tua».
Quello si alzò e subito prese la sua barella e sotto gli occhi di tutti se ne andò, e tutti si meravigliarono e lodavano Dio, dicendo: «Non abbiamo mai visto nulla di simile!». 

Che cosa è più facile? È più facile dire? Annunciare? Perdonare? O è più facile fare?
Preghiera = metto il gettone –> ricevo il miracolo!
Il miracolo è una prova concreta dell’esistenza di Dio, del Suo potere sul male, sul dolore e sulla morte ma… non serve a molto! Cioè serve a stare bene in questa vita, ma la vita vera non è quaggiù. E poi quaggiù c’è sempre un motivo piccolo o grande che ci fa soffrire! Perché il “contratto-vita-terrena” prevede anche questo! Anche se non ci piace ma c’è!
E invece la vera Vita, quella eterna necessita di altro! Il perdono, il fare la Sua volontà, l’Amore!
Gesù vede la fede del paralitico, l’Amore dei suoi amici che quasi distruggono una casa pur di portarlo vicino a Lui e gli fa il dono più grande, l’unico veramente necessario! “Ti sono perdonati i tuoi peccati”.
Ma gli scribi non capiscono… questo chi si crede di essere… questo bestemmia… questo sta dicendo assurdità perché non è capace a guarirlo come richiesto (sempre il gettone!!)
E Gesù sapendo che siamo umani, che raramente ci sforziamo di guardare oltre l’apparenza, che c’abbiamo il vizio di lamentarci sempre per qualcosa guarisce anche fisicamente il paralitico… consapevole che almeno così si meravigliano e lodano Dio!
Evelissima

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