"Pensiamo a quel ritratto di Gesù raffigurato nel Duomo di Monreale ... ciascuno di noi è come una tessera di questo grande mosaico. Quindi tutti quanti dobbiamo capire qual è il nostro posto e aiutare gli altri a capire qual è il proprio, perché si formi l'unico volto del Cristo." Beato Giuseppe Puglisi - Palermo 15/09/1937 - 15/09/1993 Primo martire di mafia

Meditazioni festive - DOMENICA DELLE PALME Anno B

DOMENICA DELLE PALME E DELLA PASSIONE DEL SIGNORE 
Anno B

Mc 11,1-10
Mc 14,1-15,47

C’è una continua alternanza di amore e di dolore in questo brano del Vangelo:
Gesù entra a Gerusalemme da Re, amato, riverito e osannato… ma entra sul dorso di un asino.
Uno spreco di profumo e quindi di denaro per la quale la donna viene rimproverata dai discepoli e invece lodata da Gesù per il suo amore.
Giuda il traditore che mangia dal piatto di Gesù e dopo un po’ i discepoli che gustano l’infinito amore nel mangiare il corpo di Gesù.
“Vegliate con me” e i discepoli si addormentano – “dormite e riposatevi” e arrivano le guardie a svegliarli e a catturare Gesù.
La promessa di non abbandonarlo mai e il rinnegamento di Pietro e la fuga degli altri discepoli.
La folla che lo osannava ora lo vuole crocifisso.
L’amore immenso di Gesù per noi e il dolore immenso della croce tanto da farlo sentire abbandonato.
“Davvero questo uomo era Figlio di Dio” dice il centurione che lo riconosce contemporaneamente uomo e Dio. Ed è in questi contrasti che si percepisce l’infinità di Dio che riesce a trasformare il dolore più grande nel più grande dono d’amore.
Buona settimana Santa!
Evelissima

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