"Pensiamo a quel ritratto di Gesù raffigurato nel Duomo di Monreale ... ciascuno di noi è come una tessera di questo grande mosaico. Quindi tutti quanti dobbiamo capire qual è il nostro posto e aiutare gli altri a capire qual è il proprio, perché si formi l'unico volto del Cristo." Beato Giuseppe Puglisi - Palermo 15/09/1937 - 15/09/1993 Primo martire di mafia

Meditazioni Festive - mica lo ha fatto perché gli sembrava divertente!!


XXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
Anno B 
Vangelo   Mc 8, 27-35

Dal vangelo secondo Marco
In
 quel tempo, Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarèa di Filippo, e per la strada interrogava i suoi discepoli dicendo: «La gente, chi dice che io sia?». Ed essi gli risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elia e altri uno dei profeti». Ed egli domandava loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo». E ordinò loro severamente di non parlare di lui ad alcuno. 
E cominciò a insegnare loro che il Figlio dell'uomo doveva soffrire molto, ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere.
Faceva questo discorso apertamente. Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo. Ma egli, voltatosi e guardando i suoi discepoli, rimproverò Pietro e disse: «Va' dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini».
Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà». 


Perché si, in fondo una croce ce l’abbiamo tutti, un problemino di salute, una difficoltà a relazionarci con gli altri, una difficoltà economica, problemi sul lavoro… nessuno ha una vita senza problemi!
Il segreto per stare bene non è non avere problemi ma saperli prendere e portarseli dietro seguendo Cristo!
Mi viene in mente un’esortazione di Madre Teresa di Calcutta:
“Non aspettare di finire l’università,
di innamorarti,
di trovare lavoro,
di sposarti,
di avere figli,
di vederli sistemati,
di perdere quei dieci chili,
che arrivi il venerdì sera o la domenica mattina,
la primavera,
l’estate,
l’autunno o l’inverno.
Non c’è momento migliore di questo per essere felice.”
In fondo la felicità è seguire sa strada che Lui ci indica ed è una scelta! Scelta che non esclude la croce, le difficoltà, scelta che non aspetta che tutto si risolva e che tutto vada bene, Dio va amato con tutto il cuore, l’anima, le forze e le difficoltà!
Che poi spesso sembrano difficoltà ma sono soltanto mezzi che ci aiutano a crescere e maturare! Altrimenti perché ci avrebbe detto che è necessario prendere la croce? 
O quando Lui ha preso la sua… mica lo ha fatto perché gli sembrava divertente!!!
Evelissima

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