"Pensiamo a quel ritratto di Gesù raffigurato nel Duomo di Monreale ... ciascuno di noi è come una tessera di questo grande mosaico. Quindi tutti quanti dobbiamo capire qual è il nostro posto e aiutare gli altri a capire qual è il proprio, perché si formi l'unico volto del Cristo." Beato Giuseppe Puglisi - Palermo 15/09/1937 - 15/09/1993 Primo martire di mafia

Meditazioni festive - regole


III DOMENICA DI QUARESIMA
Anno C
Vangelo   Lc 13,1-9

Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo si presentarono alcuni a riferire a Gesù il fatto di quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva fatto scorrere insieme a quello dei loro sacrifici. Prendendo la parola, Gesù disse loro: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. O quelle diciotto persone, sulle quali crollò la torre di Sìloe e le uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo».
Diceva anche questa parabola: «Un tale aveva piantato un albero di fichi nella sua vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò. Allora disse al vignaiolo: “Ecco, sono tre anni che vengo a cercare frutti su quest’albero, ma non ne trovo. Tàglialo dunque! Perché deve sfruttare il terreno?”. Ma quello gli rispose: “Padrone, lascialo ancora quest’anno, finché gli avrò zappato attorno e avrò messo il concime. Vedremo se porterà frutti per l’avvenire; se no, lo taglierai”».

Regola n° 1: non giudicare gli altri da quello che sembrano, a volte sono meno peccatori di tanti che sembrano dei santi
Regola n° 2: Non pensare mai che solo perché ci sono peccatori peggiori di noi, possiamo stare tranquilli e a posto con la nostra coscienza! Da Dio veniamo giudicati personalmente non paragonandoci ad altri.
Regola n° 3: Dio ci concede tempo e fiducia, ci sta vicino a zappare, concimare e coltivare il nostro cuore ma se non ci decidiamo a produrre frutti prima o poi rischiamo di essere “tagliati”.
In breve: non dobbiamo mai sentirci “arrivati”, immuni dalle tentazioni e migliori degli altri ma puntare gli occhi su di Lui, le orecchie alla Sua Parola e fare del nostro corpo strumento della Sua Gloria!
Evelissima

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