Anche il nostro blog aderisce pienamente all’iniziativa “UNO DI NOI” riconoscendo nel diritto alla vita la riaffermazione alla dignità integrale e trascendente dell’uomo, a partire dallo stato di vita nascente.
Le ideologie che hanno portato l’umanità ad una rivalsa nei
confronti della vita, arrogandosi il diritto di poter decidere in maniera
autonoma ed indipendente, distaccandosi da una volontà trascendente che possa
in qualche modo limitare il suo sempre più inquietante desiderio di autodeterminarsi,
stanno portando lentamente alle soglie dell’autodistruzione, in una società in
cui gli interessi economici di pochi vanno a discapito degli indifesi, degli
ultimi, di coloro che non hanno la possibilità di far valere i propri diritti.
Sembra addirittura che questo processo di autolimitazione
delle nascite voglia escludere a priori la possibilità di venire al mondo di
una parte considerevole della popolazione mondiale in nome del progresso e del
benessere dei potenti, persino in quei paesi che si proclamano cristiani.
Questo causa gravi squilibri all’interno dei delicati ambiti economici offerti
dalla globalizzazione, che se per certi versi abbatte le barriere ed i confini territoriali,
distoglie l’interesse sul piano della crescita demografica: le nostre
generazioni diventano sempre più anziane a discapito delle giovani generazioni
che sono sempre più alla ricerca di stabilità e sicurezza che il sistema
globale non offre più. La soluzione a questa profonda crisi non è certamente
offerta dal taglio delle nascite: al contrario nuove giovani generazioni
potrebbero offrire quella vitalità ed entusiasmo che servirebbero ad un
corretto ricambio generazionale, che offrirebbe nuovi spunti di domanda in
campo economico tali da ripristinare il mercato.
Secondo quanto recita la descrizione degli obiettivi
dell’iniziativa “Uno di Noi” <<L’embrione umano merita il rispetto della
sua dignità e integrità. Ciò è affermato nella sentenza del CEG nel caso
Brustle, che definisce l’embrione umano come l’inizio dello sviluppo
dell’essere umano. Per garantire la coerenza nei settori di sua competenza dove la vita dell’embrione umano è in gioco,
l’UE deve introdurre un divieto e porre fine al finanziamento di attività
presupponesti la distruzione di embrioni umani in particolare in tema di
ricerca, aiuto allo sviluppo e sanità pubblica”.
Questa vera e propria strage di innocenti che ha preso il
via nel 1978, anno in cui è stato reso legale l’aborto si è incrementata considerevolmente a partire
dal 1998, data in cui è stata introdotto in Francia il mifepristone, principio
attivo della famigerata pillola RU486 che permette l’aborto chimico.
Ad oggi si ritiene che gli aborti perpetuati solo in Europa
siano circa 600.000, per non contare gli usi spropositati in Cina e negli Stati
Uniti. Per prendere le distanze da questo vero e proprio genocidio, basta
aderire all’iniziativa cliccando sul link “UNO DI NOI”
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