"Pensiamo a quel ritratto di Gesù raffigurato nel Duomo di Monreale ... ciascuno di noi è come una tessera di questo grande mosaico. Quindi tutti quanti dobbiamo capire qual è il nostro posto e aiutare gli altri a capire qual è il proprio, perché si formi l'unico volto del Cristo." Beato Giuseppe Puglisi - Palermo 15/09/1937 - 15/09/1993 Primo martire di mafia

Incontro Nazionale dell’Ordo Virginum a Chiusi de La Verna Arezzo

di Anna Maria Canzoneri

Dal 28 al 31 Agosto 2013 a Chiusi della Verna – Arezzo --, con sede all’Oasi di S. Francesco si è svolto l’Incontro Nazionale dell’Ordo virginum delle Diocesi che sono in Italia dal tema  Ordo virginum Provocazione nel mondo contemporaneo “Nulla vi è di genuinamente umano che non trovi eco nel loro cuore”. (Gaudium et spes 1).
Questo Incontro ha segnato l'inizio di  un nuovo percorso quadriennale dedicato alle Costituzioni apostoliche a 50 anni dal Concilio Vaticano II. Infatti, partendo dalla riflessione sulla Gaudium et spes, ognuno di noi ha cercato di  prendere coscienza del suo  “essere” di consacrata nell’Ordo Virginum oggi, chiamata a fare proprie “le gioie e le  speranze, le tristezze e le angosce degli uomini del nostro tempo, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono” (GS 1); della propria vita pienamente inserita nelle vicende umane, vissute cristianamente e condivise con tutti  gli uomini; vita in dialogo con il mondo, in ascolto di esso e in suo aiuto con la testimonianza di fede coerente; vita che, come affermato da Benedetto XVI, deve “portare il raggio dell’amore di Dio nel cuore e nella vita di ogni uomo e di ogni donna, e portare gli uomini e le donne di ogni luogo e di ogni epoca a Dio”.
La ricerca, lo studio, la riflessione che abbiamo iniziato a Chiusi de La Verna nei giorni del nostro Incontro Nazionale, segna l’inizio di un cammino che ci permetterà di allargare gli orizzonti pastorali e di vivere, in modo unico e originale, i contenuti che i Padri conciliari hanno proposto a tutti i cristiani.

Mercoledì 28 Agosto abbiamo avuto la possibilità di partecipare ad un interessante e stimolante, per la nostra crescita, Seminario di studio dal tema: “GESÚ HA AMATO CON CUORE D’UOMO” (GS 22) attraverso due Relazioni, la prima di  Don Carlo Rocchetta “Mondo degli affetti, tenerezza e verginità consacrata”; la seconda relazione della Dott.ssa Marilena Civetta “Femminilità, sessualità, amore verginale”.
Don Carlo è fondatore e assistente spirituale del Centro familiare “Casa della Tenerezza” (Perugia), che si occupa dell’accoglienza delle coppie in difficoltà, della formazione alla vita coniugale e dello studio sulla teologia del matrimonio e della famiglia. È stato delegato dell’Ordo virginum di Roma e docente di Sacramentaria alla Pontificia Università Gregoriana di Roma e alla Facoltà Teologica di Firenze.
La dottoressa Marilena Civetta è consacrata nell’Ordo virginum di Gubbio, psicologa, psicoterapeuta e musico-terapeuta. Oltre a svolgere la sua attività presso il proprio studio privato, è responsabile del servizio di Psiconcologia nel reparto “Oncologia degenza”dell’ospedale “Silvestrini – S. Maria della Misericordia” di Perugia, per l’Associazione umbra contro il cancro, in collaborazione con l’azienda ospedaliera. È inserita nella Pastorale familiare eugubina per la formazione dei genitori e con il Comune di Gubbio per l’integrazione dei bambini in situazione di disagio sociale.
Entrambi ci hanno offerto la possibilità di arricchirci nella conoscenza di noi stesse, delle nostre risorse, doni e carismi, potenzialità, ma anche limiti e fragilità per proseguire, in modo consapevole e responsabile, il nostro cammino di maturazione umana e spirituale dando il meglio di noi stesse per il Regno di Dio nella piena realizzazione della nostra capacità di amare con cuore indiviso. Con competenza e con grazia ci hanno condotto a rivedere il nostro modo di vivere i legami di amicizia e di fraternità, richiamandoci alla sobrietà, ad un equilibrio che porta a non essere compiacenti, ma a stare nella tensione del conflitto, tollerando che l'altro non sempre può essere d'accordo con noi, divenendo capaci di partorire un legame sano, accogliendo e facendosi accogliere interamente. In questo modo la verginità consacrata è amore donante, arricchente, fonte di una più ricca umanità in un cuore indiviso!
Alle  Ore 18.30 del 28 Agosto, con la Celebrazione Eucaristica presieduta da S.E. Mons. Riccardo Fontana Arcivescovo Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, ha avuto inizio l’Incontro nazionale che ci ha visto impegnate in momenti forti di ascolto, di approfondimento e di condivisione, ma anche di gioia, di festa, immerse anche in una splendida natura, sollecitate ad cammino sempre più rivolto ad assomigliare a Gesù Sposo, secondo l’esempio di S. Francesco che, proprio a La Verna, ha raggiunto il massimo grado di unione a Cristo povero, umiliato e glorioso.
La relazione di Padre Lamberto Crociani, nella mattinata del Giovedì 29 Agosto “La vergine consacrata partecipe del tempo presente”  ci ha fatto ripensare al senso dell'offerta del nostro corpo, a saper vivere un amore indiviso, il relatore ha definito la vergine “ una donna dalla memoria sempre attiva”. La verginità ci è stata ripresentata come risposta di  libertà, occasione sempre nuova di comunione e condivisione con il proprio ambiente, come impegno nei vari ambiti: famiglia, politica, lavoro, dove si edifica il Regno in modo semplice e naturale. Portare il proprio stile di vita evangelica, evitando i rischi di appiattimento e di coinvolgimento che derivano da una stretta condivisione con la società contemporanea.
Alle Ore 18.30 abbiamo vissuto un forte momento di spiritualità, di rendimento di grazie e di riflessione con la Celebrazione Eucaristica presieduta da S.E. Mons. Simone Giusti Vescovo di Livorno che nell'omelia ci ha molto stimolato alla riflessione e all'urgenza di una coraggiosa testimonianza.
Mons. Giusti  ci ha ricordato che il problema principale anche per i consacrati è vivere la Parola, immersi come siamo in un mondo risucchiato dalla cultura dominante che soffoca la verità e respinge la profezia rendendo anche noi incapaci di gridare la verità. Siamo chiamate a divenire provocazione per il mondo contemporaneo senza badare alla sua disapprovazione, chiamate ad essere capaci di proporre il Vangelo con carità e dolcezza,ma anche con franchezza. La nostra profezia è la verginità, ci ha detto Mons. Giusti, il nostro carisma si radica profondamente in Maria il cui mistero deve risplendere nella nostra vita. Essere provocazione di una vita donata, casta, che si disseta alla sorgente dell'Amore di Dio e che può, vivendo la verginità, insegnare agli sposi la via dell'amore vero. Vergine per Cristo, per essere sposa di Cristo,  esperta dell'Amore. Essere persone che non demordono dalla fedeltà alla Parola che si curino solo di ciò che pensa il Buon Dio. Mons. Giusti ha concluso con le parole di S.Teresa “ niente ti turbi, Dio solo basta!” ed ha aggiunto un interrogativo “ ma ti basta Dio solo ?” Credo che la sintesi molto breve che ho cercato di riportare, ritenendola efficace e stimolante, possa aiutarci a portare molto frutto a sconfiggere la tentazione di appiattimento che ci offre il mondo che non ha più Dio nelle relazioni, che non ha più comunione e unità.
Alle 21.00 dello stesso giorno abbiamo vissuto la nostra bella Serata di festa
Venerdì 30 Agosto è stato il giorno della Tavola rotonda con le consacrate dell’Ordo virginum sui cinque temi fondamentali della Gaudium et spes: cultura e arte, lavoro, sofferenza e politica
Alle Ore 21.00  la Celebrazione Eucaristica  presso il Santuario presieduta da S.E. Mons. Giuseppe Betori - Card. di Firenze, ha chiuso le attività del nostro Incontro
Ci sarebbe ancora molto da dire sulla ricchezza di questo appuntamento nazionale che ci ha regalato la bellezza di un paesaggio unico, la calda e paterna Parola di Dio, spezzata dai vari Vescovi e la cordiale e generosa accoglienza delle sorelle della Toscana e delle sorelle del Collegamento.
Abbiamo gioito e gustato la buona cucina toscana e la serata di festa ci ha sorpreso per la sua varietà di doni e di messaggi che, tra una battuta e l'altra, ci sono pervenuti edificandoci anche nella gioiosa fraternità.
Grazie allo Sposo che ci consola e nella comunione fraterna ci rivela la Sua stragrande e  infinita misericordia e ancora una volta realizza in noi la Sua promessa mandando abbondanti benedizioni dove “ i fratelli gioiscono insieme...”.


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