"Pensiamo a quel ritratto di Gesù raffigurato nel Duomo di Monreale ... ciascuno di noi è come una tessera di questo grande mosaico. Quindi tutti quanti dobbiamo capire qual è il nostro posto e aiutare gli altri a capire qual è il proprio, perché si formi l'unico volto del Cristo." Beato Giuseppe Puglisi - Palermo 15/09/1937 - 15/09/1993 Primo martire di mafia

Le Sante, vergini consacrate, del mese di Febbraio

14 febbraio sec. I  Santa Fortunata

28 Febbraio sec. V Sante Marana e Cira


Santa Fortunata  14 Febbraio 200 ca.
Patrona di Baucina (Palermo)


Santa Fortunata non compare nell’attuale ‘Martyrologium Romanum’, tuttavia il suo nome era riportato in edizioni precedenti. Nacque intorno al 182 a Palestrina e subì il martirio intorno al 200. Figlia di un nobile patrizio di nome Telesio, e di una certa Calpurnia, la nutrice Ericina la fece  battezzare dal vescovo Pascasio, che accolse anche la sua consacrazione verginale. Un certo Crispino la chiese in sposa ma ella rifiutò, andando contro il volere del padre. Un giorno alcuni soldati obbligarono la famiglia a partecipare alla processione in onore degli dei; essi parteciparono, ma non offrirono l’incenso a Giove. Alcuni giorni dopo i tre fratelli di Fortunata furono messi in carcere. Mentre Fortunata, stanca di vivere nelle ricchezze, decise di dare tutti gli averi ai poveri e, mentre si recava a Roma fu catturata dalle milizie romane. Durante la sua permanenza in carcere il diavolo in persona comparve alla santa che coraggiosamente lo cacciò via nel nome di Cristo. Il prefetto Urbano le chiese di abiurare la fede e di fare sacrifici agli dei. Ma lei rispose che avrebbe preferito la morte che fare sacrifici agli dei. Fu condotta in mezzo ai leoni ma questi non la sfiorarono, anzi le giravano attorno e le si accovacciarono ai piedi. La calarono in una caldaia di olio bollente e ne rimase incolume, tentarono anche di colpirla con le frecce ma nessuno dei soldati riuscì a colpire il bersaglio. Fu ordinata la decapitazione. Ma il primo boia non riuscì a recidere il capo, perché mentre alzava la spada vide angeli che aleggiavano  attorno alla fanciulla, e in preda alla paura scappò.
Il secondo non vi riuscì perché la spada era divenuta inspiegabilmente pesante e fuggì appena vide  santi che affollavano la platea. A quel punto Urbano, infuriato, prese un pugnale che colpì a morte  sulla nuca S. Fortunata. Il suo corpo fu portato nelle Catacombe di S. Ciriaca odierno Cimitero di S. Lorenzo al Verano - Roma. Il 14 febbraio 1790 il card. Saverio Cristiani, consegnò le reliquie al parroco di Baucina con Bolla pontificia di papa Pio VI. Detto parroco aveva fatto richiesta che fossero traslate le reliquie della santa martire presso la comunità di Baucina, in quanto aveva raccolto il racconto di un identico sogno fatto da suor Maria Celafani, madre superiora del Collegio di Maria di Baucina e da don Alfio Caruso, confessore dello stesso Collegio. In ambedue i sogni santa Fortunata in sembianze di fanciulla, chiedeva di essere trasportata in Sicilia e lì venerata; le ricerche fatte effettuare dalla madre superiora, permisero di individuare nelle reliquie di santa Fortunata, il corpo della fanciulla dei sogni. Intorno al 1840 le reliquie furono ricomposte  adornate di preziosi stoffe ricamate in oro e sistemate all'interno di una artistica urna argentea conservata nella Chiesa di Maria SS. del Lume al Collegio di Maria in Baucina.
Aumentando sempre più la devozione dei fedeli di Baucina, s. Fortunata venne proclamata il 9 aprile 1870 compatrona del paese, insieme al patrono principale s. Marco.
La sua festa liturgica è fissata al 14 febbraio, giorno dell’arrivo delle reliquie a Baucina; mentre la festa patronale si svolge la seconda domenica di settembre.
Qui il corteo processionale è a dir poco “caratteristico”: secondo i portatori, durante la processione, la vara della Santa diventa  talmente pesante da non poterla alzare poi, in certi tratti, la processione procede diagonalmente oppure indietro per poi ripartire sfrecciando tra la folla e fermarsi di colpo. Davanti alla Santa si snoda un corteo storico, cioè quadri viventi che raffigurano la vita della santa dalla nascita al martirio; segue il corteo storico dei principi di Baucina e Montemaggiore, la cassettina in cui arrivarono le reliquie, il clero, la Santa, le volate dell’angelo e i fuochi d’artificio. La festa di febbraio invece è meravigliosamente sobria.
In questo giorno la Santa viene prelevata dalla chiesa del Collegio e, con una solenne processione, viene portata in chiesa madre rimanendovi fino alla domenica successiva, poi si riaccompagna la Santa alla chiesa del Collegio.

2 commenti:

Regio18 ha detto...

La devozione alla Santa a Baucina è veritiera, ma non il racconto sulla Santa. Fortunata di Baucina è un martire delle catacombe di Roma, nulla più nulla di meno.

http://regio18.blogspot.it/2012/07/la-martire-fortunata-di-roma-la-santa.html

Ordo Virginum Sicilia ha detto...

Grazie Regio18 per il tuo commento ma è doveroso fare una precisazione: tutte le agiografie dei santi dei primi secoli sono "leggendarie" nel senso che raccontano "certe verità" che ahimè possono non avere riscontri storici e/o scientifici.Ma che comunque fanno parte del patrimonio di fede della tradizione popolare.

Posta un commento

Ti ringraziamo per il tuo intervento, ti invitiamo a firmarlo .... almeno il nome. Se inerente al tema, sarà pubblicato quanto prima. Avvertiamo che i commenti con links pubblicitari non verranno pubblicati.