Santuario Madonna delle Lacrime - Siracusa |
Nell’ anno pastorale che Papa Benedetto
XVI ha dedicato alla Fede, la comunità del Santuario Madonna delle Lacrime di Siracusa ricorda il 60° anniversario dell’evento della lacrimazione della Beata sempre Vergine Maria (29 agosto – 1 settembre 1953-2013).
A tal fine ogni seconda Domenica del mese si celebrano le “Domeniche della
consolazione”. In questo contesto le vergini
consacrate delle diocesi di Sicilia hanno pensato di programmare l’incontro
regionale a Siracusa per il 23 - 24 febbraio 2013. Di
seguito potrete trovare il programma dell’ incontro, un video relativo al
Santuario Madonna delle Lacrime di Siracusa e una breve preghiera a Lei dedicata.
In attesa di incontrarci la benedizione di Dio scenda copiosa su tutti voi che
vi apprestate in questo Santo pellegrinaggio a Siracusa ...in compagnia di San Paolo apostolo che nell'ultimo viaggio approdò
sulle nostre coste evangelizzando e portando molti
alla fede in Cristo Gesù.
In calce sono stati aggiunti, dopo questo incontro regionale: la risonanza di una nostra sorella, il file del relatore e una foto di gruppo presso la casa dove è avvenuto il miracoloso evento.
Madonna delle Lacrime, il tuo pianto ci parla del Dio Padre di ogni consolazione che per la passione d’amore del suo Figlio Gesù sulla croce ci conforta nella Spirito Santo, dolcissimo sollievo per i nostri cuori feriti e induriti: aiutaci, o Madre, a custodire con stupore e gratitudine il dono delle tue lacrime, a comprenderne il misterioso ed eloquente linguaggio e a diffondere il messaggio di speranza che in esso ci consegni, «perché possiamo anche noi consolare quelli che si trovano in qualsiasi genere di afflizione con la consolazione con cui siamo consolati noi stessi da Dio» (2 Cor 1,4). Amen.
Incontro Pellegrinaggio ORDO VIRGINUM delle Diocesi che sono in
Sicilia
SANTUARIO MADONNA DELLE LACRIME, SIRACUSA
23-24 febbraio 2013
Nella ricorrenza del
60° anniversario della Lacrimazione di Maria a Siracusa, come ORDO VIRGINUM delle Diocesi che sono in
Sicilia, abbiamo realizzato un incontro regionale /Pellegrinaggio nei giorni
23-24 febbraio 2013 al Santuario MADONNA DELLE LACRIME
Siamo arrivate Sabato 23 febbraio e siamo
state accolte da Ketty e Dina della Diocesi di Noto presso la Casa del Pellegrino, Via del
Santuario
Alle ore 16.30 abbiamo recitato i Primi
Vespri in Cripta nella cappella del Santissimo Sacramento e subito dopo,
abbiamo avuto la relazione, tenuta da don Rosario Gisana, Vicario episcopale
per la Pastorale
della Diocesi di Noto – Vice Preside Studio Teologico San Paolo, Catania, sul
tema: « Ri-creati “A sua immagine” (Sezione Anamnetica) » nel salone Baranzini
(Cripta Santuario) , a cui è seguito un breve tempo di silenzio.
Nell’ introduzione alla sua relazione don
Rosario Gisana ha richiamato tutte noi ad una bella espressione che troviamo nella
preghiera di consacrazione dell’Ordo Virginum nella quale risalta l’espressione: «Tu hai voluto
restaurare la natura umana», e attraverso tale espressione il relatore ci ha
fatto riflettere su due aspetti che riguardano l’intervento di Dio come
Creatore dell’umanità. Il primo aspetto evoca l’intenzione stessa di Dio, che, in
quanto Creatore,ha voluto chiamare all’esistenza ciò che prima non era. Il
secondo aspetto parte dal verbo «restaurare». Il relatore parla di un secondo
intervento di Dio: la restaurazione della natura umana, ovvero il ripristino
dell’identità dell’uomo e della donna, immagine di Dio. Alla domanda che ci si
può porre sul perché Dio debba restaurare la natura umana, poiché l’immagine di
Dio è nell’uomo e nella donna un atto indelebile, Don Rosario risponde che l’espressione
«ricreati a sua immagine» andrebbe letta in questa direzione: Dio interviene
non per abrogare la prima creazione, bensì per rivelare ciò che la definisce nella
sua essenza. L’immagine divina nell’uomo può tornare a rifulgere in maniera consapevole,
o meglio autorevole, se si accetta l’atto ricreativo di Dio che coincide con
l’imitazione del Figlio.
Ireno di Lione,primo rappresentante di una riflessione sull’argomento,
autore di un’opera di confutazione, dal titolo Adversus
Haereses , in particolare nel libro quinto, affronta la questione
dell’uomo ad immagine di Dio, spiegando che quest’evento si è attuato mediante
il Figlio che è una delle due mani del Creatore:
«Dio sarà glorificato per l’opera da lui plasmata col
modellarla secondo la forma e a similitudine
del suo proprio Figlio . Infatti attraverso il Figlio e lo Spirito – poiché
questo significano le mani del Padre – l’uomo e non una parte dell’uomo ,diviene
ad immagine e somiglianza di Dio» (Adv. Haer. V,6,1).
La metafora delle due mani è davvero suggestiva. Ireneo
l’utilizza per chiarire agli gnostici, che concepivano il Figlio un’emanazione
di Dio e apparentemente incarnato, che Cristo invece ha partecipato attivamente
alla creazione dell’uomo come mano del Creatore assieme all’altra mano che è lo
Spirito Santo. Il richiamo delle due mani dimostra la preesistenza del Figlio, partecipe, in quanto è una sola cosa con il
Padre
L’immagine divina del Figlio è posta davanti all’uomo,
perché egli possa tendere ad essa con perseveranza e vera conversione.
Ireneo aggiunge inoltre che questa tensione, che appartiene
all’atto ri-creativo di Dio, lascia sull’uomo un effetto salutare,
proporzionato alla vicinanza con il Figlio. Crescere nell’amicizia con il Verbo
incarnato significa progredire nella conoscenza del mistero della propria
esistenza. Tale vicinanza infatti consente all’uomo di rivelarsi a se stesso.
Nella misura in cui l’uomo lascia che il Figlio assimili a se stesso la sua
vita, quest’ultima gli si rivela in modo del tutto nuovo e arricchita del senso
della relazione che Dio, mediante Cristo, instaura con lui.Il relatore conclude
dicendo che l’assimilazione dell’uomo al Verbo incarnato gli rivela la sua vera
condizione: l’uomo stesso è figlio e Dio quel Padre che ha scritto nel codice
dell’esistenza umana il desiderio profondo di lui.
Molto interessante e stimolante è stato anche l’incontro – confronto con il relatore
A conclusione della giornata, dopo la Cena alle ore 21.00 in Basilica abbiamo vissuto un intenso
momento mariano con la recita del Rosario meditato attraverso i misteri della
Consolazione
Domenica
24 febbraio, dopo la recita delle Lodi
mattutine in Cripta nella cappella del Santissimo Sacramento, alle ore 9 abbiamo visitato la casa del pianto in Via degli Orti
e subito dopo abbiamo assistito, presso il salone Baranzini (Cripta Santuario),
alla proiezione del documentario sulla lacrimazione
di Maria con riflessione tenuta da don Luca Saraceno, Rettore del Santuario
della Madonna delle Lacrime Alle ore 12,00 abbiamo vissuto un altro intenso
momento di spiritualità con la S. Messa in Basilica,
presieduta dal delegato don Fortunato Di Noto della Diocesi di Noto.
Concludendo
possiamo
dire che davvero la Madonna delle Lacrime ci ha arricchito e fatto sperimentare
ancora una volta che lo stare insieme è benedetto dal Padre, visitato dallo
Spirito e rinsaldato nella fraternità da Cristo Sposo e Signore dei no.
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